DI FERNANDA TANZILLO
Il Ponte Genova San Giorgio da oggi è aperto al traffico.
Le auto hanno salutato l’apertura suonando i clacson.
I motociclisti con una mano in segno di vittoria.
È stata necessaria una rifinitura alla pavimentazione,
a causa di due avallamenti provocati nell’asfalto, da alcune strutture allestite per la cerimonia di inaugurazione.
L’apertura è avvenuta alle 22 di ieri sera, martedì 4 agosto.
Per ora la gestione resta ad Aspi.
Poco meno di due anni dal crollo del viadotto Morandi, il 3 agosto la cerimonia di inaugurazione con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Conte, Bucci, Toti e gli operai che hanno lavorato alla rinascita del ponte anche nel periodo della PANDEMIA.
Grazie a loro “il viaggio è iniziato”
La mattina del 14 agosto 2018 Genova si sveglia sotto una pioggia pesante.
Alle 11.36 il ponte morandi crolla portando con se’ 43 vittime.
I parenti delle vittime non sono intervenute all’inaugurazione.
Per loro, “è una giornata come tutte le altre”
Il presidente Mattarella ha incontrato privatamente il comitato dei familiari accogliendoli con parole di conforto.
“Il dolore non si dimentica e la solidarietà non viene meno in alcun modo, le responsabilità hanno sempre nome e cognome”.
Nell’incontro, i familiari hanno presentando alcune loro sensibilità.
La prima riguarda la concessione autostradale. Chiedono giustizia con la stessa velocità con cui si è costruito il ponte.
Nulla potrà rimargine le ferite.
Ma le parole dettate dal cuore possono incoraggiare e stimolare ad andare avanti, portando via con se’, il dolore.
Toccante il discorso di Renzo piano sulla vita, sulla morte, sull’elaborazione di un lutto.
“È un ponte frutto di un lutto. Il lutto non si dimentica, il lutto si elabora. Qui ci siamo smarriti e qui ci ritroviamo per ringraziare chi ha costruito il ponte con rapidità. Mi auguro che il ponte sia amato. essere amati nella tragedia non è facile, ma credo che sarà amato perché è semplice e forte come Genova”.
Lo ha detto l’architetto Renzo Piano, padre del nuovo viadotto di Genova all’inaugurazione dell’opera. “È un ponte di luce, da qui chi viene dal Nord vede la luce che arriva dal mare. Penso al poeta Giorgio Caproni che definisce ‘Genova di ferro e di vento’”. Vorrei che questo ponte venisse visto così, forgiato nel vento”.
Piano, con voce commossa, ha aggiunto: “Dobbiamo riconoscenza per tutti coloro che hanno lavorato al ponte e chi lavora alla fine della fatica si aspetta una perla: la perla è la riconoscenza”