DI PAOLO BORROMETI
Che tristezza, che amarezza.
Il Giudice Antonino Scopelliti veniva ucciso il 9 agosto di 29 anni fa. Il suo omicidio, frutto dell’accordo fra mafia siciliana e mafia calabrese, dovrebbe ancora oggi occupare le prime pagine dei giornali. Invece questa giornata sta quasi passando in silenzio.
Il mio pensiero ad una donna eccezionale, la figlia del dottor Scopelliti, Rosanna.
Leggete le parole di un altro grande Giudice, Giovanni Falcone, che dell’omicidio Scopelliti aveva già capito tutto pochi giorni dopo. Anche allora, come oggi, non se ne parlava. Queste parole andrebbero condivise, ovunque.
“L’ultimo delitto eccellente, l’uccisione di Antonino Scopelliti è stato realizzato, come da copione, nella torrida estate meridionale cosicché, distratti dalle incombenti ferie di Ferragosto e dalla concomitanza di altri gravi eventi, quasi non vi abbiamo fatto caso. Unico dato certo è la eliminazione di un magistrato universalmente apprezzato per le sue qualità umane, la sua capacità professionale e il suo impegno civile. Ma ciò ormai non sembra far più notizia, quasi che nel nostro Paese sia normale per un magistrato e probabilmente lo è essere ucciso esclusivamente per aver fatto il proprio dovere”.
(Giovanni Falcone)