DI FERNANDA TANZILLO,
Il premier a Ceglie Messapica, ospite dell’evento La Piazza, organizzato dal direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino
Il premier Conte in Puglia ha parlato di molti temi di attualità.
“Sul Dpcm le decisioni le abbiamo sempre prese con grande ponderazione e responsabilità”.
“Ho sempre detto che avremmo lavorato fianco a fianco con gli scienziati, ma mai che avremmo ceduto delle responsabilità, c’è un compito della politica. Non ho mai detto che avremmo seguito alla lettera le loro valutazioni”.
Troppi decreti? “Non mi sono mai divertito, ve lo posso assicurare. I decreti li abbiamo adottati quando erano necessari”.
“Quando c’è un processo decisionale così delicato io rivendico che quei verbali restino riservati. Ma non significa secretati, non ho mai posto un segreto di Stato. E vi annuncio che sono il primo che consentirà la pubblicazione di tutto, non abbiamo nulla da nascondere”.
Nessun ripensamento sulle scelte fatte nel pieno dell’emergenza coronavirus. Anzi, Giuseppe Conte si dice “orgoglioso” di aver deciso per il lockdown nazionale anziché singole zone rosse. Perché in questo modo “abbiamo messo in sicurezza l’intero paese”, da nord a sud.
“Sonora sciocchezza” l’accusa di aver mentito ai magistrati quando è stato ascoltato come persona informata dei fatti, nell’ambito dell’inchiesta di Bergamo sulle mancate zone rosse a Nembro e Alzano.
“Io vorrei ricordare che dopo il verbale del giorno 7 del Cts , quando il Cts si è convinto che ci voleva una misura più radicale per Alzano e Nembro è successo un fatto nuovo, che molti si sono recati da Nord a Sud. A quel punto abbiamo ritenuto fosse prioritario mettere in sicurezza il Sud, che significava mettere in sicurezza il Paese. E di questo sono orgoglioso”.
“Il bilancio lo farò a fine anno. Ma nelle ultime settimane il bilancio lo stanno facendo tanti quotidiani internazionali e mi sembra sia positivo. Ed è motivo di grande orgoglio”.
“La predisposizione del Piano di rilancio “stupirà l’Europa”, l’obiettivo “è migliorare l’Italia”, “Dobbiamo completare alcuni ospedali, dobbiamo migliorare l’efficienza di alcune strutture, ma molti di questi progetti rientreranno anche nel piano di rilancio e spiega che parte delle risorse del Recovery Fund sarà utilizzata per la sanità, non il Mes, per ora, sottolinea, l’Italia ha attivato il Sure che sono 28,5 miliardi”.
“Se mi dovessero confermare queste proiezioni ottimistiche c’è la possibilità di mettere il vaccino presto a disposizione di tutti e anche di altri Paesi Ue. Quando presto? Mesi diciamo. Entro l’anno? Speriamo” “Non ritengo” che il vaccino “debba essere obbligatorio, ma deve essere messo a disposizione”.
“Non posso dire faremo il ponte sullo Stretto, non ci sono i presupposti – ha detto ancora Conte -. Dobbiamo prima realizzare l’alta velocità di rete in tutta la Calabria e poi in Sicilia, ma dobbiamo porci il problema di questo collegamento. Ci sono miracoli di ingegneria, ne abbiamo realizzato uno a Genova. E’ un ponte bellissimo. Sullo Stretto, dobbiamo pensare a un miracolo di ingegneria. Una struttura ecosostenibile, leggera, che tuteli l’ambiente, anche sottomarina”.
“Prima di valutare se dire no alla Cina sul 5G c’è il problema di portare la banda larga in tutto il Paese. Questo è uno dei dossier a cui mi sono dedicato con molta attenzione nelle ultime settimane e troverà spazio nel piano di rilancio. Siamo convinti che non abbia funzionato finora perché occorre una rete unica, vogliamo coinvolgere tutti gli operatori in un progetto unico e non possiamo più attendere. Confido che le trattative di queste settimane si traducano entro la fine di questo mese nella definizione molto chiara di questo percorso”.
“Sono convinto che non cambierebbe nulla nei rapporti tra Usa e Italia. Chiunque ci sia il governo dall’una o dall’altra parte, i rapporti sono così storici e solidi che non ci sarebbe alcuna conseguenza negativa”.
“Dire che Di Maio sia “salviniano” sull’immigrazione significa fargli torto perché la sua posizione e quella del governo è molto più complessa, non si limita a dire “porti chiusi-porti aperti”. Stiamo collaborando con le autorità tunisine, dobbiamo prevenire le radici di questi flussi, contenerli. Io non posso chiedere il sacrificio agli italiani e tollerare che arrivano migranti positivi e vadano in giro liberamente”.
“Al referendum voterò a favore del taglio dei parlamentari”.
“Non voglio fare un partito”
Infine il gioco delle cene: Conte si presta allo scherzo e sceglie Giorgia Meloni rispetto a Matteo Salvini (con lui c’è “qualche difficoltà di dialogo”, ammette).
Porterebbe a cena Luca Zaia anzichè Attilio Fontana, Alessandro Di Battista invece di Luigi Di Maio (il ministro degli Esteri “lo vedo spesso”, spiega). Mentre tra Nicola Zingaretti e Vito Crimi sceglierebbe di portare a cena entrambi, “abbiamo molto da parlare sulle regionali”.