ECCIDIO DI SANT’ANNA DI STAZZEMA

DI CRISTINA PEROZZI

12 agosto 1944.
Quattro reparti SS della 16 SS-Panzergrenadier-Division “Reichsführer SS”, comandata dal generale Max Simon, e membri collaborazionisti della 36ª brigata “Mussolini” travestiti con divise tedesche, arrivano all’alba.
Iniziò tutto all’alba del 12agosto1944 a Sant’Anna di Stazzema, qualificata dal comando tedesco come “zona bianca” cioè località neutrale per accogliere i civili sfollati.
La popolazione aveva superato le mille unità, comvinta che lì fosse al sicuro.
Nonostante ciò tre reparti di SS vi entrarono accompagnati dai collaborazionisti, mentre un quarto chiudeva ogni via di fuga a valle, sopra Valdicastello.
Vennero trucidati in un giorno solo centinaia di civili, ma solo 350 furono identificati, e fra loro 65 bambini minori di 10 anni di età.
Rastrellarono i civili e li chiusero nelle stalle o nelle cucine delle case, li uccisero con colpi di mitra e rivoltella e distrussero poi tutto con le bombe a mano.
La vittima più giovane, Anna Pardini, aveva solo 20 giorni.
Gravemente ferita, la rinvenne agonizzante la sorella maggiore Cesira (Medaglia d’Oro al Merito Civile) tra le braccia della madre ormai morta. Morì anche lei poco dopo.

Nell’estate 1994 Antonino Intelisano PM militare a Roma ( e mio Docente al CASD ) mentre si occupa dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, scopre in uno scantinato della procura un #armadio posto al contrario, con 695 fascicoli «archiviati provvisoriamente» su crimini di guerra tedeschi e repubblichini.
Il PM Militare di La Spezia Marco De Paolis ( anche lui mio Docente al CASD) individua i responsabili ed il 20 aprile 2004 avvia il processo che termina nel 2005 con la condanna all’ergastolo per dieci SS colpevoli del massacro.
La sentenza è confermata in appello nel 2006 ed in Cassazione nel 2007, quando si accerta che l’eccidio fu un atto terroristico ed un crimine di guerra premeditato e non fu rappresaglia, come sosteneva la difesa.
Si rinuncia ai soldati – i cd. esecutori materiali – per processare solo gli ufficiali che diedero l’ ordine:
• GERHARD SOMMER 83 anni, comandante 7ma compagnia del II battaglione del 35mo regg. Grenadieren (della 16.SS – Panzergrenadier Division “Reichsführer-SS”)
• ALFRED SCHONBER 83 anni
• LUDWIG SONNTAG 80 anni.
Nel 2012 la Procura di Stoccarda archivia il processo militare interno perchè:
– non è più possibile stabilire il numero esatto delle vittime.
– I reati di omicidio e concorso in omicidio per l’eccidio non sono prescritti, ma dovrebbe provarsi per ogni singolo imputato la sua partecipazione alla strage.
– Non può accertarsi se la strage fosse atto premeditato contro la popolazione civile in quanto è possibile che gli obiettivi dell’azione militare fossero solo la lotta antipartigiana e il rastrellamento di uomini da deportare ai lavori forzati in Germania.

Dal 2006 Gerard Sommer vive in una casa di cura ad Amburgo-Volksdorf e nel 2015 è stato dichiarato “incapace al processo” dai PM in Germania.
Nessuno dei colpevoli in via definitiva ha espiato un giorno di pena e nessuno si è dichiarato mai pentito.