DI CLAUDIA SABA
Un anno è già passato da quando Nadia Toffa ci ha lasciato.
Un anno dai saluti delle Iene quando pubblicarono il video di quel suo ballo lento sotto il tramonto.
Perché è così che tutti noi la ricordiamo, serena e libera da quel male che l’ha portata via a soli 40 anni.
Un anno senza Nadia Toffa in quello schermo che amava tanto.
Un anno con il ricordo del suo sorriso, della sua ironia, della spensieratezza che sprigionava anche quando il male era già troppo avanti.
“Fiorire d’inverno”, ha scritto nel suo libro.
Nonostante la chemio, le nausee, il dolore.
La paura del domani.
Perché sapeva di avere un tempo stretto per il suo domani.
Eppure, il Mostro, lo aveva accolto come un “dono”.
In due anni ha subito cinque interventi chirurgici e superato la meningite.
E aveva reagito, a testa alta.
Nadia ha pianto tanto.
Senza mostrarlo a nessuno, se non a se’ stessa.
A noi, ha sempre mostrato il suo sorriso.
Lo stesso che mostrerà domani sera su Italia 1 nella puntata speciale in prima serata “Le Iene per Nadia” di Davide Parenti e Max Ferrigno.
Margherita Rebuffoni, la mamma, ha anche annunciato che domani uscirà una canzone di Nadia incisa poco prima di morire.
Nadia, una roccia, una “tosta” che ha sempre raccontato
il suo amore per la vita senza sentirsi mai tradita da lei.
Sorridendo.
Chi Sa vivere, muore con dignità.
O forse non muore mai, chissà.
Certamente di lei, resterà sempre un piccolo pezzo di cuore a battere per tutti noi, anche attraverso le attività della Fondazione che porta il suo nome.
“Perché in fondo non è importante quanto vivi ma come vivi”.