DI MASSIMO MARCIANO
Nella tanto vituperata Prima Repubblica neanche il più sprovveduto consigliere comunale si sarebbe permesso di assumere atteggiamenti semplicemente inopportuni. Perché i partiti avevano anche il compito di educare gli amministratori, a qualunque livello, al rispetto della cosa pubblica. Abbiamo voluto cancellare partiti e ideologie, privilegiare i personalismi, l’apparenza e l’ignoranza, svillaneggiando cultura, preparazione, civismo. L’abbiamo voluto noi cittadini: non ce l’ha imposto nessuno. Questi sono i risultati. Per cui, la cosa migliore per tutti i “giustizieri da tastiera” sarebbe un dignitoso silenzio.