REFERENDUM DEL 20 SETTEMBRE: QUALCHE DOMANDINA PER CAPIRE

DI ALBERTO BENZONI

Vi si chiederà, nel prossimo mese, di confermare, votando sì o di respingere, votando no, la legge che riduce il numero di parlamentari di oltre un terzo. Da 630 a 400 per la Camera; da 315 a 200 per il Senato.
Per decidere, in un senso o nell’altro, dobbiamo capire, per prima cosa, le ragioni di chi ha promosso questa legge. Vediamole perciò ad una ad una.
Migliorare la funzionalità e la rappresentatività del Parlamento ? Questo non ve lo dice nessuno e a buona ragione. Non si può infatti sostenere che un Parlamento di 600 persone funzioni meglio o sia, soprattutto più vicino ai cittadini e soprattutto più vicino ai medesimi di uno di 915.
Fare risparmiare soldi pubblici ? L’entità della riduzione è irrisoria. e lo stesso stato potrebbe risparmiare con la corretta gestione degli appalti e dei contratti.
Ridurre i privilegi ? Ottima cosa. Ma che dire di quelli, questi intoccabili, di giornalisti, magistrati, dirigenti d’azienda ?
Ridurre i costi della politica ? Questo, uno dei due argomenti principe. Un argomento che sembra ignorare il fatto che la politica ha o dovrebbe avere anche dei benefici. Insomma che il parlamentari servano a qualcosa e non siano soltanto un branco di inutili nullafacenti come i nobili della corte di Versailles.
E, attenzione, ad ignorarlo, volutamente non sono soltanto grillini e giustizialisti vari; ma anche opinionisti e politici. Per loro, anche se non lo ammetteranno mai, i parlamentari sono inutili perchè lo stesso parlamento tende a diventarlo. ‘Perchè parlare vuole dire complicare le cose e ritardare le scelte. Mentre governare vuol dire agire. E il più rapidamente possibile; e andare avanti senza riserve e ripensamenti, forti del mandato ricevuto la sera delle elezioni.. E qui, potete tutti rendervene conto, il discorso si allargherebbe all’infinito. Nel tempo e nello spazio. A segnalare il declino della funzione parlamentare e quindi dei principi stessi della democrazia liberale in tanti paesi europei.
Fate allora conto di non aver lette queste ultime quattro righe. Anche perchè quanto scritto in precedenza è sufficiente per farvi scegliere in un senso o nell’altro

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