BUON FERRAGOSTO

DI PAOLO DI MIZIO

Ferragosto.
Un amico mi manda un messaggio per Ferragosto con le parole di Pasolini:
“L’Italia – e non solo l’Italia del Palazzo e del potere – è un Paese ridicolo e sinistro: i suoi potenti sono delle maschere comiche, vagamente imbrattate di sangue: «contaminazioni» tra Molière e il Grand Guignol. Ma i cittadini italiani non sono da meno. Li ho visti, li ho visti in folla a Ferragosto. Erano l’immagine della frenesia più insolente. Ponevano un tale impegno nel divertirsi a tutti i costi, che parevano in uno stato di «raptus»: era difficile non considerarli spregevoli o comunque colpevolmente incoscienti.”
Pier Paolo Pasolini, da Lettere luterane.

Gli ho risposto così:
“E’ il sentimento che provo anch’io, di primo acchito. Ma poi mi pento: penso che tra quella gente ci sono operai, idraulici, muratori, gente che per il resto dell’anno lavora al freddo e a caldo, al sole e alla pioggia, con grande fatica fisica, e per le vacanze può permettersi solo quella settimana in tutto l’anno. E allora, pur da ateo, divento più cristiano di Pasolini, li capisco e simpatizzo fraternamente. Ma continuo a detestare certe ostentazioni dei ricchi, degli opulenti. Il Ferragosto è la festa del popolo in canottiera, non dei fighi sul veliero o dei parvenus nei veglioni pieni di musica e di rumore. Buon Ferragosto a te e ai tuoi cari”.