Di GIANFRANCO ISETTA
Ma questa luna chiara
chissà che ne direbbe
se le porgessi un fiore.
Forse sorriderebbe
anche arrossendo un poco.
Lo sceglierei tra quanti
accolgano il profumo
di farfalle generose
per coglierne l’umore
sin dal primo mattino.
Bisbigliando a una fioraia
al mercato delle pulci
come fossi a Parigi
quando il cielo s’imbianca
di nuvole vespertine
e la pioggia poi s’incarna
nella sera imminente.
Ma le cose non sempre,
scelgono d’accadere.
quando,impertinente, manca
l’intenzione,