DI PAOLO DI MIZIO
È morto questa notte a Roma, a 94 anni, Arrigo Levi, grande giornalista, grande scrittore, grande italiano e cittadino del mondo, mio indimenticabile maestro. Ripubblico qui sotto quanto scrissi qualche anno fa commentando una vecchia fotografia.
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UNA VOLTA C’ERANO MAESTRI
Una volta c’erano maestri di giornalismo, che erano prima ancora maestri di vita. Questa foto ritrae la redazione di “TvTv”, il primo e più famoso programma di informazione di Canale 5, che fu l’antesignano del futuro Tg5. Era il lontano 1987.
“TvTv” era diretto da Arrigo Levi, la cui intelligenza, dirittura morale, cultura, levatura di pensiero e lucidità di scrittura, ne fanno uno dei maggiori giornalisti italiani contemporanei. Lo riconoscete, è il primo in basso a destra.
Il vicedirettore si chiamava Angelo Campanella, quello che vedete con giacca e pullover a rombi. Prematuramente scomparso e oggi purtroppo dimenticato da molti, è stato uno dei maggiori narratori per immagini che la televisione italiana abbia mai avuto. Fu tra i fondatori della leggendaria Tv7 della Rai. Da lui ho appreso, in materia di tecnica televisiva, quasi tutto ciò che so. Mi considero un suo allievo, l’ultimo di tanti giovani che ha formato: l’ultimo di una piccola stirpe di Mohicani.
Alla sua destra la collaboratrice di Levi, Esmeralda Salvatore, detta Esmi, giovanissima, e per noi inviati un supporto vitale. È lei che ha conservato, e mi ha mandato, questa emozionante (per noi) fotografia di gruppo.
Dietro a Levi, riconoscete Rita Dalla Chiesa, biondissima e bellissima. Era la star, tra noi inviati speciali. Già allora bravissima, intelligente, umana, di grande correttezza personale e professionale. Oggi Rita non è cambiata di una virgola. Anzi, nel tempo, è diventata anche lei una maestra di vita.
Alla destra di Rita, altri due inviati speciali dal nobile pedigree: Chiara Beria di Argentine (ex Espresso e La Stampa) e Franco Bucarelli (ex Rai). In piedi, all’estrema sinistra dello schieramento, Salvo Pons de Leon, bravissimo, anche lui ex Rai, prematuramente scomparso. Alla sua destra Claudia Piga, oggi al Tg1, e alla sua sinistra, in maglia bianca, Donata Scalfari, oggi corrispondente da Parigi per le testate Mediaset.
L’ultimo, in fondo, il più vicino al muro, è Eugenio De Paoli, in seguito divenuto direttore di Rai Sport.
E davanti a lui, per finire il giro di quel manipolo di inviati speciali e “d’assalto”, quel ragazzo sorridente, con baffetti, giacca sportiva, cravatta, capelli lunghi e un’invincibile passione per il giornalismo. In verità quel ragazzo oggi conserva tutto di allora, tranne la giacca: conserva i baffetti, i capelli lunghi (ormai quasi bianchi) e lo stesso, testardo, autolesionistico amore per la verità.
La foto è sbiadita, invecchiata. Ma per noi che fummo “i magnifici moschettieri”, non è sbiadita, né invecchiata di un giorno.