SCUOLA, SI APRE MA LA CONFUSIONE È SOTTO IL SOLE

DI ELISA BENZONI

Riaprono le scuole nel generale disorientamento. Con istituti che già posticipano la prima campanella a causa di casi covid tra personale e ragazzi, e genitori che già pensano a un piano B e ai precettori.

Intanto riaprono le scuole con i corsi di recupero e si annuncia l’accordo sui trasporti con una capienza all’80%. Sembra siano previste entrate e uscite differenziate in modo da evitare assembramenti: modulare il più possibile la mobilità dei lavoratori e prevenire conseguentemente i rischi di aggregazione connessi alla mobilità dei cittadini.

Sarebbe confermata la misurazione della temperatura prima di uscire di casa, mentre si cambia nuovamente idea sulla mascherina, da portare ovunque negli spazi scolastici ma da togliere sui banchi.

I test sierologici previsti per il corpo docente sono disattesi da 2 insegnanti su tre, e non si capisce il perché della generale ritrosia; e perché poi siano raccomandati e non obbligatori. Sembra inoltre che non tutti i kit sierologici previsti siano stati consegnati ai medici di base.

Ne generale marasma, ci sono le linee guida da recepire ma nelle modalità previste dall’autonomia delle singole realtà scolastiche. Solo in caso di contagio le procedure sarebbero più precise e stringenti.

Poche, pochissime le dirigenze scolastiche che a ora hanno informato le famiglie su cosa si immagina che sarà l’anno che sta arrivando.