DI EMILIANO RUBBI
Io della donna che ha preso per il bavero Salvini non ho parlato, perché francamente trovavo poco interessante discutere della brutale violenza perpetrata ai danni di una camicia, un pugno di bottoni e una coppia (?) di rosari.
Ma il fatto che, a destra, si seguiti a parlare di quella pagliacciata come di “un’aggressione”, che numerosi leader “progressisti” si siano affrettati a far sentire la propria “vicinanza” a Salvini per la “violenza subita”, che i soliti giornalacci della destra xenofoba siano arrivati ad ipotizzare dei ridicoli “RITI VOODOO E MAGIE NERE AFRICANE” ai danni del leader padano, mi porta a una serie di considerazioni:
1) Gli uomini della scorta di Salvini devono averli reclutati in un bar di Pontida mentre si scolavano l’ultimo cicchetto assieme a Calderoli, perché lasciano avvicinare tutti e reagiscono con la prontezza di riflessi di un dugongo spiaggiato.
2) Salvini deve aver acquisito, negli ultimi tempi, un sangue freddo incredibile.
La donna lo prende per la camicia e gli urla contro, ma lui rimane impassibile.
Io me lo ricordavo che scappava come un razzo, infilandosi in macchina e sgommando alla velocità della luce, quando sentiva in lontananza le urla di un corteo di antagonisti.
Ma forse era un altro Salvini, per fortuna quello attuale è coraggiosissimo, per questo deve aver assoldato una scorta così distratta.
3) Se quella è “un’aggressione”, lui che lanciava le uova a D’Alema e alla sua scorta cos’era? Un terrorista? Il leader di un commando armato?
4) Mentre parlavamo di questa pagliacciata, a Marsala c’è stato l’ennesimo “caso isolato” in cui una ventina di uomini hanno aggredito due coppie di africani (due uomini e due donne) che passeggiavano tranquillamente, al grido di “AFRICANI DI MERDA”.
Una delle due donne, incinta, è stata colpita da una sedia lanciata dagli aggressori.
I due ragazzi, invece, sono stati inseguiti e gravemente feriti.
5) Salvini è proprio fortunato. Proprio durante le sue campagne elettorali a base di odio xenofobo, proprio nel momento in cui seguita a calare nei sondaggi, la sua camicia viene aggredita da un’africana che lo maledice a favore di telecamera.
Nessuna “solidarietà” alla camicia.
Che se sputi in cielo prima o poi ti ricade in testa.