FILIPPO E WILLY, LA FABBRICA DEL FALSO

DI UMBERTO SINISCALCHI

A strumentalizzare sono bravi, digiamolo. Questo ragazzo, Filippo Limmi, 24 anni, è stato davvero ucciso il 15 agosto a Bastia umbra da tre italiani acquisiti. Li hanno fatti passare per albanesi, transeat. Sono romeni.
Il raffronto è con Willy, naturalmente. “Perché”, si chiedono gli “indinniati”, per Willy Conte è andato ai funerali e Filippo no?
Questa gente crede a tutto, pur di invocare capestri e punizioni esemplari.
Filippo è morto investito dalla macchina guidata dai tre albanesi romeni italiani che fuggivano. Willy è stato ammazzato di botte.
Chi odia questo non lo sa. Gli basta che Willy fosse “di colore” pur di invocare il “buonismo” e resuscitare lo slogan di sempre: “Prima gli italiani”.
Chi li sobilla, invece, al massimo può pensare: prima gli italiani. Ma quando fa comodo