DI SIMONA GALASSI
Nuevo Orden ( New Order) del messicano Michel Franco in concorso a Venezia77 vince il Gran Premio della Giuria.
Ambientato in un ipotetico futuro, che potrebbe essere domani, il film in 88 minuti alterna immagini crude e altamente disturbanti per il loro verismo. Il fine è quello di mettere in evidenza l’ormai esasperata differenza sociale ed economica tra i ceti più poveri e la borghesia capitalista. I messicani si confermano attenti osservatori delle dinamiche socio/politiche dei nostri giorni sia in chiave metaforica che esplicita e Michel Franco non si esime proponendo un realismo violento con un ritmo preciso che spiazza l’osservatore.
Il film ci regala nei primi 30 minuti un inizio col botto, rivoluzione contro corruzione e violenza come giusta vendetta. Dove finivano i seguaci di Joker iniziano gli indigeni messicani. Ma il preludio così ad alto impatto visivo ed emotivo non regge a lungo. La storia subisce rallentamenti e si ingarbuglia su sé stessa, diventando nella parte centrale meno chiara sul gioco politico per poi ricompattarsi verso il finale. Le due famiglie simbolo del film l’una benestante alla vigilia di un matrimonio e l’altra al suo servizio sono il prototipo dell’abisso comunicativo e delle inevitabili disuguaglianze.
Cambiare tutto per non cambiare nulla. La sconfitta sociale è fatale.