DI GIANFRANCO ISETTA
Mi spiegava leggera
volteggiando sospesa
le sue buone ragioni
quella foglia decisa
a non scendere invano.
E prenderla per mano
era come rinviare
una storia segnata
fingendo di spiegare
l’immagine del mondo
con l’innocuo artificio delle dita.
QUESTO TESTO FA PARTE DELLA MIA NUOVA RACCOLTA “SENZA TURBARE IL CIELO”
APPENA USCITA