DI CRISTIANO TASSINARI
Il primo ministro britannico Boris Johnson ha delineato un nuovo sistema di allarme per il Covid-19 a tre livelli: allerta “very high”, “high”, “medium”.
43.000 sono le vittime nel Regno Unito da quando è iniziata la pandemia.
“Avvertimenti sul cruscotto di un jet passeggeri”
Dati alla mano, Johnson ha affermato che il numero di casi è aumentato di quattro volte in quattro settimane.
Dichiara Johnson:
“Ci sono già oggi più pazienti Covid negli ospedali del Regno Unito di quanti ce ne fossero il 23 marzo, quando l’intero paese è andato in isolamento e i decessi, ahimè, stanno di nuovo aumentando. Queste cifre ci stanno lampeggiando addosso come avvertimenti sul cruscotto di un jet passeggeri. E dobbiamo agire subito”.
Le nuove limitazioni più severe colpiscono soprattutto la regione di Liverpool: da mercoledì: palestre, bar e pub chiusi.
Le restrizioni saranno riesaminate ogni quattro settimane.
Johnson ha aggiunto che amplierà il sostegno economico per sei mesi, pagando due terzi degli stipendi alle attività che dovranno chiudere, più una sovvenzione in contanti fino a 3.000 sterline al mese, che non dovrà essere rimborsata.
Ma alcuni enti di beneficenza ritengono che – con queste chiusure – le comunità più povere soffriranno ancor di più, il che potrebbe portare a ulteriori privazioni.
“I poveri saranno sempre più poveri”
Helen Barnard, direttrice della Joseph Rowntree Foundation:
“Penso che siano sempre le persone e i luoghi più poveri quelli più esposti a qualunque cosa accada, inclusa una pandemia. Ma, in realtà, ora sono le decisioni del governo a stabilire se un’ondata di disoccupazione si trasformi addirittura in un’ondata di povertà, debiti e difficoltà”.
I funzionari sanitari avvertono che il Regno Unitp è al punto di svolta e che è necessaria un’azione decisa – come quella appena intrapresa da Johnson – per evitare che gli ospedali vadano di nuovo al collasso durante l’inverno.