DI CLAUDIA SABA
Che piaccia o no, Fedez e Chiara Ferragni, coppia amatissima sui social, ha un forte impatto sui giovani.
Seguita da oltre 32 milioni di persone, è riuscita in pochissimo tempo a raccogliere una somma considerevole per la realizzazione di un nuovo reparto di terapia intensiva a Milano.
Sempre in prima linea.
Soprattutto quando si è trattato di portare aiuti e lanciare messaggi importanti.
La telefonata di Conte ai Ferragnez, però, è il più importante di tutti.
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è messo in contatto con i Ferragnez domenica sera, subito dopo il nuovo Dpcm, per chiedergli di sensibilizzare gli italiani, soprattutto i più giovani, all’utilizzo della mascherina.
Fedez si è messo subito al lavoro su Instagram: “Devo passare un messaggio molto importante – spiega tra le storie, emozionato e quasi incredulo – Ieri abbiamo ricevuto una telefonata inaspettata. Siamo stati messi in contatto con il Presidente del Consiglio che ha chiesto un aiuto a me e a mia moglie. Se queste stories riusciranno a essere utili anche in piccolissima parte, non posso che essere contento. Ci è stato chiesto un aiuto sull’esortare la popolazione, soprattutto quella più giovane, all’uso della mascherina. L’Italia non può permettersi un nuovo lockdown”
L’appello di Fede è rivolto al senso di responsabilità di ciascuno: “Mi sto sforzando di trovare un modo per essere più convincente possibile. Ci troviamo in una situazione molto molto delicata, l’Italia non si può permettere nella maniera più assoluta un nuovo lockdown. In qualche modo il destino e il futuro dell’Italia è nelle mani della responsabilità individuale di ognuno di noi. Con un semplice gesto potremmo evitare lo scenario tra i più brutti che abbiamo vissuto negli ultimi mesi. Quindi mi raccomando ragazzi, utilizzate la mascherina”.
A volte i social sono più efficaci della politica.
E messaggi come questo hanno il “Potere della condivisione”, come amano ripetere proprio Fedez e Chiara Ferragni.
E allora ben vengano questi messaggi.
Se possono servire a veicolare una maggiore responsabilità tra i giovani. In fondo è questo il loro modo di comunicare. Noi adulti non siamo stati in grado di farlo.