DI VIRGINIA MURRU
Il governo Conte è alle prese con la legge di bilancio 2021, una manovra ambiziosa, nonostante le prospettive poco luminose che s’intravedono, e l’incertezza che determina le scelte e l’azione dell’esecutivo, volte a contrastare gli effetti a catena derivanti dalla pandemia.
Si corre ai ripari, in ambito sanitario ed economico, con i mezzi finanziari limitati che i governi mettono a disposizione per sostenere la Sanità pubblica e i settori economici più assaltati dall’impatto causato dal virus. Governare in un simile stato di emergenza non è semplice, con le risorse finanziarie è necessario diventare funamboli di un sistema che ogni giorno perde pezzi lungo il percorso accidentato della crisi.
Secondo le dichiarazioni del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, la manovra alla quale sta lavorando il governo ha ottimi punti fermi e grandi obiettivi, mira a sostenere in particolare l’occupazione, le imprese e le fasce più deboli. ‘Soprattutto – afferma – è una manovra che ha l’obiettivo di restituire fiducia al Paese’.
Intanto andrà in proroga la Cig, che verrà rifinanziata per un valore di 5 miliardi, intervento dal quale non si può prescindere, se si vuole raggiungere quanto prima ‘l’altra sponda’, traghettando il sistema economico oltre la crisi. Non sono previsti aumenti di imposte – nonostante la recessione – e anche qui l’intento è quello di alleggerire famiglie e imprese. Sono state sospese le cartelle esattoriali e ci sarà un accesso più consistente alla liquidità da parte delle imprese.
Tra le tante misure contenute nella Legge di Bilancio, c’è la decontribuzione per tre anni sulle assunzioni di lavoratori ‘under 35’, perché funga da stimolo sull’occupazione per una fascia d’età importante per la ripresa alla quale mira il governo. – “Rendiamo i nostri figli protagonisti della rinascita del Paese” – sostiene il premier Conte – che sottolinea, nel contempo, la necessità di arrivare ad una revisione integrale del sistema al fine di raggiungere efficienza e innovazione.
Ambizioso anche il cosiddetto ‘piano cashless’ (che prenderà il via a dicembre), ossia rimborsi fino a 3mila euro per i più virtuosi nell’uso delle card per i pagamenti. E’un intervento che si sommerà alla restituzione del 10% delle spese sostenute con le transazioni elettroniche, per un importo massimo di 3mila euro.
La manovra movimenta risorse per un importo complessivo di 39 mld, dei quali una parte (15 mld), provengono dal Next Generation Eu – come ha precisato in più occasione negli ultimi giorni il premier, in particolare nell’ultima conferenza stampa che è ancora in svolgimento insieme al ministro dell’Economia.
Speciale attenzione è stata dedicata dal governo all’incentivazione del lavoro femminile. Il titolare del Mef, Gualtieri, precisa che per la manovra sono state movimentate circa 70 mld di risorse complessive, dirette alla ripresa economica nel 2021.
“Tali risorse – spiega il ministro – metteranno in moto una significativa espansione di bilancio, secondo le raccomandazioni della Commissione europea e altri importanti organismi internazionali, per affrontare l’impatto Covid. L’espansione di bilancio sarà dell’ordine di 24,7 mld, e prevede l’istituzione di un Fondo che sia in grado di anticipare il programma Next Generation Eu. Per il 2021, come si è accennato, si prevede l’utilizzo di 15 mld.
Grazie alle deliberazioni in ambito Ue a fine luglio, saranno possibili interventi che consentiranno una ulteriore estensione di 6 mesi per quel che concerne la moratoria su prestiti e mutui, nonché misure riguardanti il Fondo centrale di garanzia, della Sace (società per azioni del gruppo Depositi e Prestiti).
Il ministro Gualtieri non manca di sottolineare l’opportunità del ricorso al Mes, verso il quale si è sempre dichiarato favorevole. A questo riguardo precisa: “Il Mes (Meccanismo europeo per la stabilità, o Fondo salva-Stati) consente un risparmio di interessi pari a 300 mln l’anno in 10 anni. Non c’è la propensione a sfruttarne le opportunità per ragioni di liquidità, l’unico vantaggio è il risparmio. Non saranno l’ultima ruota del carro alcuni settori particolarmente penalizzati dalla pandemia, quali Sanità, Turismo e Trasporti.”.
Il testo definitivo della Legge di Bilancio sarà terminato a breve, nei prossimi giorni, l’iter prevede poi che passi in Parlamento. Il ministro Gualtieri sottolinea che con questa manovra l’esecutivo “avvia un cambiamento profondo, atteso da tempo, rende disponibili le risorse per realizzare le riforme, come quella fiscale, che mette e regime il taglio del cuneo fiscale, per i lavoratori in vigore da luglio. In cantiere anche la riforma Irpef, che sarà supportata da un fondo alimentato dalle maggiori entrate provenienti dal contrasto all’evasione fiscale, priorità di questo esecutivo.”
Il prossimo luglio è previsto anche l’assegno unico per i figli; in generale, secondo le dichiarazioni del ministro, l’obiettivo è quello di dare un impulso decisivo alla ripresa economica, attraverso incisivi interventi sugli investimenti, il welfare, istruzione, insieme allo sforzo non indifferente per ridurre la pressione fiscale, a beneficio di famiglie, lavoro e imprese.
Il fine, come già sottolineato dal ministro Gualtieri, “è quello di un’espansione significativa del bilancio, tale da orientare l’Italia verso la crescita, incentivando l’occupazione e l’innovazione, con attenzione alla sostenibilità, tenendo massima considerazione dei criteri relativi all’inclusione.”
Dopo l’illusione del periodo estivo, sulla possibile ripresa dei ritmi normali di vita, l’emergenza Covid-19 già dalle prime settimane d’autunno, ha riproposto i drammatici scenari che ci si augurava di cancellare dalla memoria. Gli eventi degli ultimi giorni invece ci hanno scaraventato di nuovo in una realtà che si fa fatica ad accettare.
L’emergenza sanitaria, con il suo seguito di vittime, apre falle sempre più ampie anche nel versante economico, nonostante gli interventi volti ad alzare un argine per limitare l’impatto e i danni di una crisi che fin dai primi mesi dell’anno ha assunto caratteristiche globali. Il virus ha imperversato in lungo e in largo in tutto il pianeta, non ci sono popoli completamenti immuni, nessun Paese è riuscito a contrastarlo con efficacia.
Il Covid, questo microrganismo praticamente invisibile, da qui la sua forza, ha dimostrato che l’intelligenza umana non è infallibile, e presenta forti limiti, se per l’ennesima volta nella storia dell’Umanità è costato milioni di vittime.