DI ANGELO D’ORSI
Il socialismo è possibile (oltre che necessario). L’imperialismo può (e deve) essere sconfitto. Anche con delle normali, libere elezioni.
I risultati elettorali in Bolivia del 18 ottobre scorso, dopo il golpe sostenuto dagli Usa e dall’Organizzazione degli Stati Americani (OEA, controllata indirettamente dagli Usa) con una complicità di fatto della UE, e la benevolenza di tanti governi occidentali, e l’esilio cui Evo Morales fu costretto quasi un anno fa, ora il suo movimento ritorna al potere, con Luis Arce (ex ministro dell’Economia con Morales, e ora nuovo presidente) e l’indigeno David Choquehauanca (già ministro degli Esteri, e ora vicepresidente), e una speranza rinasce non solo per questo Paese e i popoli andini, ma per tutto il Subcontinente. A Morales viene restituito pubblicamente l’onore che era stato infangato, con le penne dei tanti servi sciocchi di Washington, in America e in Europa. Alla Bolivia viene restituita una speranza, dopo che il cammino di progresso e di stabilità realizzato da Evo, era stato spezzato; ma ora il Paese ripartirà, con nuovo entusiasmo,e queste immagini sono commoventi.
Naturalmente non illudiamoci: che cosa si inventeranno adesso per riprovarci, gli yankees e i loro alleati-succubi? Ma intanto godiamoci, fra tante tristezze d’ogni genere, questo momento.
VAMOS A VOLVER!