“CALABRIA, TERRA MIA”

DI RINO GIRIMONTE

Sono inciampato, per caso, sullo spot turistico di Gabriele Muccino, un incarico di Jole Santelli per promuovere la regione, con Raoul Bova e Rocío Muñoz, “Calabria Terra mia”.
È difficile per un calabrese sentire un’emozione, anche minima, di fronte a questa cartolina illustrata in cui la Calabria è una scusa, un semplice accidente geografico, senza anima, senza una goccia di sangue. Un giro intorno ai citrici nostrani, in piena estate, in cui appena si riesce a vedere la scorza, restando assente tutto il succo. Passa un ciuccio sotto la loro finestra, forse hanno appena fatto l’amore, davvero commovente quel raglio. Alla fine ne esce fuori una telenovela pomiciona, per fortuna di un solo episodio, in cui i protagonisti si saziano di baci e di clementine, davanti a un mare qualsiasi, sotto un cielo anodino, senza nuvole.