DI CLAUDIO KHALED SER
Ciascuno é libero di vivere come crede.
Quindi anche di morire come crede.
Ma certe scelte di “come vivere” non mettono in pericolo solo la nostra vita, ma anche quella degli altri.
E allora il giochino non é più valido.
Se ti getti da un ponte o ti metti una corda al collo, é un problema tuo, ma se vai in giro senza mascherina o scopi a destra e a manca senza preservativo, diventa un problema anche degli altri.
Quindi, imbecille, io non voglio prendermi il CoVid o l’Aids solo perché tu non credi che esista o pensi che mettere una protezione non serva a nulla.
Potresti camminarmi a fianco, finire nel mio letto e, se sei positivo, ad un virus o ad un altro, mi contagi.
Finirei per essere appeso anch’io alla corda con la quale t’impicchi.
E’ un momento drammatico nel quale si devono prendere decisioni dure, impopolari, difficili da vivere.
Ma necessarie per continuare a respirare.
Per entrambe le malattie sopra citate, non c’é ancora un vaccino.
Ci sono medicine che possono aiutarti e se hai “culo” anche a sopravvivere.
Restare in casa evitando assembramenti, non frequentare prostitute, portare la mascherina, mettersi il preservativo, non abbracciarsi e non infilare la lingua dove ti piace, sono accorgimenti per evitare il contagio.
E per passarlo agli altri.
Quando rientri in casa dopo aver fatto il coglione in giro, ti ritrovi a tavola con tua madre e con il resto della famiglia.
Se ti sei infettato li infetti.
Quando, dopo esserti appartato con la puttana di turno, ti unisci nel letto con tua moglie, se sei infetto la infetti.
Quindi, non é più un problema tuo il morire, ma diventa anche un problema degli altri.
Purtroppo il virus non é intelligente, magari lo fosse, non ha la capacità di scegliere se far morire solo i coglioni come te, salvando chi ti sta vicino.
Lui, loro, colpiscono e basta.
Quindi, mettiti la mascherina su naso, bocca e cazzo.
Fallo per gli altri, magari per quelli a cui vuoi bene, per quelli che non hanno voglia di morire.
E se proprio hai deciso di farla finita, torna al “classico”.
Finestra 4° piano, ponte autostrada, gas di scarico in garage, barbiturici.
Insomma fai della tua morte un fatto privato.
Noi, non faremo nulla per impedirtelo.
Ma lasciaci fuori.