DI VIRGINIA MURRU
lascia in pace il mio tempo
maturo da sempre
davanti al sole
Strappa i chiodi
da tutte le mie strade
vorrei parole libere
niente più maschere
nel corso del mio andare.
Sono intossicata di parole
basta pazze congiunture
non serve mai tacere –
sono azzime le ore
e astinenze di vita
hanno scavato miniere sull’errore.
Io ringhio alla menzogna
e non son cane
toglimi l’osso e spezza la catena.
(Virginia Murru 2002)