SE I GIORNALI CHIAMANO UNO STUPRATORE SERIALE “VULCANO DI IDEE”

DI CLAUDIA SABA

“Alberto Maria Genovese,43 anni, imprenditore napoletano Lombardo di adozione, non si è fermato un attimo.
Sarà costretto (poverino!) a fermarsi in prima persona almeno un po’ e in attesa degli sviluppi giudiziari, dopo il fermo per l’accusa di violenza sessuale.
Un vulcano di idee e progetti che, per il momento, è stato spento”.
Il Sole24Ore ha pubblicato questo articolo scandaloso sulle accuse di violenza sessuale contro Genovese.
Che ha drogato e violentato una ragazza per una notte intera.
Che per ore non da segni di vita.
Ma lui continua.
Le mette un cuscino sul viso e poi le stringe il collo.
La filma, nuda, in balia della violenza.
Viene ritrovata seminuda, coperta solo da un un lenzuolo insanguinato.
Ma la lista di donne violentate è lunga. Parlano, si fanno avanti anche loro.
Tutte modelle invitate da
Genovesi a festini con champagne e droga.

Avrei tante parole per definire questo emerito “galantuomo”.
Ancor di più ne avrei per certi pseudo giornalisti che rimandano narrazioni distorte della realtà.
Insieme al “raptus” della gelosia, all’omicidio “per troppo amore” non si potevano scegliere appellativi migliori per definire uno stupratore seriale.
Le avevamo sentite tutte.
“Vulcano di idee” ci mancava davvero tanto.
“Non sapete chi sono io”, ha detto ai carabinieri che lo portavano via.
Noi lo sappiamo benissimo, invece.
Sono alcuni giornalai che stentano ancora a capire!