Non poteva andare meglio di come è andata per il Napoli per poter dedicare una vittoria così netta ed importante a Diego Armando Maradona.
Atmosfera da brividi con l’immagine di Diego sui tabelloni dello Stadio per tutta la gara; il Napoli che indossa una maglia simile a quella dell’Argentina con sul petto la scritta “Adios” e, dulcis in fundo, due dei quattro gol che richiamano il meglio del repertorio di Diego: un calcio di punizione pennellato da Insigne, ed uno slalom in piena area di Politano che scarta anche il portiere e fa quattro per la squadra di Gattuso.
A dire il vero anche la Roma ci ha messo del suo, atteggiamento quasi timoroso e senza coraggio, così ha sintetizzato il coach giallorosso Fonseca, ma c’è da dire che era così tanta la voglia dei napoletani di poter dedicare una vittoria al loro idolo che nemmeno la squadra del momento ha potuto fermare la spinta degli azzurri. Ci si è messa anche un po’ di sfortuna per la Roma , bisogna ammetterlo, per gli infortuni prima di Mancini e poi di Veretout nel corso della gara, ma anche questi episodi pareva volessero far rispettare il copione che doveva, per essere perfetto, assegnare la gara al Napoli per poterla poi dedicare a Diego.
Al di là di questo il Napoli stasera era in palla, equilibrato, compatto e molto concentrato tant’è che la Roma ha trovato poco spazio per poter tentare qualcosa e per Meret è stata una serata tranquilla. Gattuso ha schierato un centrocampo a tre, tornando quindi al 4 3 3, il risultato lo ha ripagato della scelta, ed uno dei tre centrocampisti è stato poi il migliore in campo: Demme. Le sue verticalizzazioni improvvise hanno dato un’impronta precisa alla gara. Demme ha distribuito bene il gioco, approfittando della velocità dei tre Lozano, Mertens e Insigne, che ricevuti tanti suggerimenti hanno seminato il panico nella difesa della Roma costruendo tante occasioni. Il centrocampo così schierato ha dato più protezione alla difesa che niente ha sbagliato.
Una partita quindi che ha visto il Napoli dominare e vincere poi meritatamente. Preziosi i tre punti che consentono agli azzurri di agganciare la Roma e la Juventus a 17 punti. Ora il Napoli ha riagganciato il gruppo di testa, ha ritrovato l’equilibrio che è mancato nelle ultime gare, ritrovando il suo rilancio proprio nella notte di Maradona, rispettando il copione che il destino pare abbia voluto scrivere per celebrare nel migliore dei modi l’eroe immortale della storia di una squadra di calcio legata a doppio filo con la città.
Da oggi lo stadio che lo ha visto battersi per entrambe, squadra e città, porta il suo nome: Diego Armando Maradona, con una dedica semplice ma significativa: “con amore, Napoli”.