ADDIO A PABLITO, EROE DEI MONDIALI DI SPAGNA ‘82

 

DI VINCENZO G. PALIOTTI

Una notizia che rattrista tutto il mondo del calcio, stanotte ci ha lasciati Paolo Rossi, l’eroe dei Mondiali di Spagna ’82, per tutti Pablito.

Paolo Rossi è stato un personaggio subito adottato dagli italiani, tifosi e non, per il suo aspetto da eterno ragazzino che aveva colpito ed era piaciuto al di là del campo, dove invece si faceva rispettare e dove quel suo aspetto quasi indifeso sorprendeva, a suon di gol, i difensori più arcigni ed anche più dotati fisicamente.

Paolo, classe 1956, inizia nelle giovanili della Juve e prima di ritornarvi, nell’81, fa tappa a Vicenza e Perugia dove segna gol a raffica. Torna quindi alla Juventus dove continua a segnare nonostante i continui infortuni alle ginocchia, il suo solo punto debole. Indosserà anche la maglia del Milan e del Verona dove chiuderà poi la carriera.

Nella Nazionale maggiore disputa 48 gare mettendo a segno 20 gol  arrivando dalla Under 21 con 10 presenze e 5 gol all’attivo. Si affaccia sulla scena internazionale durante i mondiali del ’78 in Argentina, nella nazionale di Enzo Bearzot. La consacrazione arriva ai Mondiali di Spagna ’82, la Nazionale sempre guidata da Bearzot, Nazionale che sovvertendo ogni pronostico vince il titolo di Campione del Mondo con Paolo Rossi protagonista, strenuamente voluto e difeso da Bearzot contro il parere contrario di quasi tutta la stampa, sportiva e non. Paolo Rossi ripaga la fiducia di Bearzot segnando la tripletta contro il Brasile che ci permise di andare alla semifinale con la Polonia, sconfitta 2 a 0 con doppietta di Paolo. Nella finale con la Germania, vittoria per 3 a 1, Paolo apre le marcature e la strada per la vittoria del Mondiale. Soprannominato Pablito, Paolo in quel mondiale che gli valse il titolo di uomo del match in finale, il titolo di capocannoniere ed il pallone d’oro.

Nel 2004 è inserito al 42° posto nel FIFA 100 classifica speciale dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata da World Soccer, risultando poi al 12° posto nell’UEFA Golden Jubilee Poll, un sondaggio online condotto dalla UEFA per celebrare i migliori calciatori del continente europeo.

Paolo Rossi resterà nella nostra memoria per le sue grandi doti di attaccante: scaltro, veloce, lasciargli un metro di spazio significava rischiare di subire gol. Lo ricorderemo anche per la sua modestia, mai fuori le righe, mai aggressivo, educato e sempre disponibile rispettando l’etichetta di bravo ragazzo che si era conquistata fuori e dentro i campi di calcio.

Addio Pablito, il destino ha voluto farti seguire un altro grande che pochi giorni prima di te ci ha lasciati: Maradona. Ci piace immaginare che lui ti stia aspettano per formare quella coppia che avremmo magari voluto vedere e che certamente avrebbe spopolato.

Grazie di tutto Pablito, ci mancherai.