CINQUANTENNI BUONI SOLO A CRITICARE

DI ANDREA PROVVISIONATO

Non è una questione generazionale, ma proprio personale.

Io ce l’ho con tutti quelli appartenenti alla generazione nata tra la metà degli anni 40 e l’inizio dei 50. Che non hanno mai avuto un problema occupazionale, che non hanno subito le conseguenze di guerre globalizzate. Che non sanno cosa sia stato vivere la seconda crisi economica mondiale nel bel mezzo della propria vita lavorativa. Che non hanno mai vissuto una pandemia durante i loro 20 anni. Che hanno fatto più debito pubblico di un dittatore centro africano.

Eppure si permettono, anche perché ancora ricoprono ruoli sociali che glielo consentono, di fare predicozzi. Di dare del fannulloni alle generazioni successive. Di accusare di menefreghismo giovani che hanno solo desiderio di socialità. Di dare lezioni di vita dopo aver avuto la vita apparecchiata!

Rendetevi conto dell’estrema fortuna dei tempi che avete vissuto.

Le vostre prime case nel centro di Roma, le vostre seconde case nelle campagne toscane e magari le terze in Sardegna, non sono frutto dei vostri meriti. Ma solo conseguenza di una gran botta di culo!