PAZIENZA DEVE SEMPRE FAR RIMA CON COSCIENZA

 

DI VINCENZO G. PALIOTTI

Queste parole: “Le persone sono un po’ stanche e vorrebbero venirne fuori, anche se qualcuno morirà, pazienza”, le ha pronunciate il presidente della Confindustria di Macerata Guzzini. Naturalmente sono seguite le solite frasi di circostanza: “Ho sbagliato, sono dichiarazioni lontane dal mio modo di pensare”. Io credo invece che per dire certe cose si debba pensarle, crederci.

Qui è vero che siamo stanchi ma non certo per le stesse sue ragioni. Siamo stanchi di stare chiusi in casa, di prendere tante precauzioni ma sappiamo anche che sono necessarie ed andiamo avanti a rispettarle per non arrivare a dover tirare in ballo la “pazienza”, quella di sopportare che qualcuno muoia, quella la lasciamo a lui, scusate ma è questione di coscienza, che bisognerebbe avessero tutti, specie chi è sotto i riflettori.

Tutti vorremmo uscirne ma prima di tutto azzerando i morti che ogni giorno siamo costretti a contare.  E la pazienza? Quella la dedichiamo alle norme che dobbiamo, ripeto dobbiamo, rispettare se veramente vogliamo uscirne.

Tutti siamo poi coscienti che la situazione economica del nostro Paese, già precaria, peggiora e ne vorremmo uscire, ma certamente non continuando a contare le vittime che, se volessimo pensarla come costui, sarebbero ancora più numerose e, altro che “pazienza”.

Riguardo a quella pazienza citata nella sua dichiarazione poi, suggeriamo al sig. Guzzini di ricordarsi invece di quella che lui invoca, di quella alla quale devono fare ricorso ogni giorno i cittadini per sopportare persone come lui e tutti quelli come lui. E’ veramente vergognoso tutto ciò, oltre che disumano.