DUE GIORNI DI INFORMAZIONE CASUAL

DI FABIO BALDASSARRI

 

Quand’ero più giovane pensavo di capire molte cose. Ora ammetto che non ci capisco un bel niente o, forse, troppo. Nel troppo penso sia doveroso metterci che, a differenza della Merlino o di Sallusti (li ho sentiti mentre chiedevano, più o meno accorati, chiarimenti l’altra sera in TV), io non avrei certamente bisogno di sentirmi dire cosa si deve fare. Si dovrebbero evitare i contatti, tutti, anche quelli più familiari, tenere le distanze e usare le mascherine con cura. Hanno, costoro, bisogno di sentirselo dire di nuovo?

Dopo l’episodio di ieri (Conte e di Maio in Libia, il rilascio dei pescatori con i loro pescherecci e, in serata, un brevissimo incontro con “I’ bomba” e la delegazione di IV) sembrerebbe che professionisti dell’informazione qualificati come Alessandro De Angelis dell’Huffington Post non abbiano ancora capito che un presidente del consiglio che si rispetti l’agenda non se la fa dettare dagli altri ma, a torto a ragione, se la può benissimo fare da solo. Dunque, ed è davvero squallido, la smettano di prendersela con il portavoce Casalino.

La Meli e il bravo Purgatori dicono in TV che esautorare le istituzioni con la task force e la fondazione per i servizi segreti, è grave. Solo che le cose non stanno così. Conte ha proposto un coordinamento in capo all’esecutivo (se stesso, Patuanelli, Gualtieri e Amendola) e preciserà ancor meglio il tema quando lo discuteranno nel Consiglio dei Ministri così come il Recovery Plan sarà portato in Parlamento. Riguardo la fondazione e i servizi segreti, vi è da dire che i servizi sono un corpo dello Stato fin troppo separato su cui sarebbe l’ora di mettere in qualche modo mano.

Conte, M5s, Pd e Leu, comunque, hanno già detto negli incontri che hanno preceduto quello con IV, che qualcosa resta da definire ma sono d’accordo per continuare e andare avanti. Forse certa informazione farebbe meglio a indagare su cosa Renzi, viceversa, vuole veramente e, se ciò non avviene, al di là del solito chiacchiericcio sui rimpasti e su Draghi, è perché “I’ bomba” rimanda tutto a dopo l’Epifania. Politicismo e avventurismo pare siano la sua guida, in barba alla UE e alla crisi della pandemia che con gli altri paesi europei il governo cerca con fatica di superare.