DI CLAUDIA SABA
Non amo particolarmente De Luca.
Non approvo le sue chiacchiere da commediante più che da politico, fatte nei mesi passati.
Oggi però ha fatto qualcosa che in molti non si aspettavano.
Senza dare annunci plateali si è vaccinato all’ospedale Cotugno di Napoli.
È il primo, tra i politici, che senza alcun indugio lo ha fatto.
Ha dato l’esempio, che vale molto più di mille parole dette a caso.
E lo ha fatto pubblicamente affinché il messaggio arrivi chiaramente a tutti coloro che continuano a negare l’esistenza del virus.
Ma anche a tutti quelli che continuano a leggere soltanto gli effetti collaterali del vaccino.
Sapete quanti effetti collaterali hanno i farmaci contro l’HIV e l’epatite C?
E quanti ancora ne hanno i farmaci chemioterapici per combattere i tumori?
Ne hanno tantissimi, ma chi è affetto da un cancro o dall’HIV, evita persino di leggerli.
Perché gli effetti positivi dei farmaci sono più importanti di tutto il resto.
E allora, per gli scettici, il modo migliore resta l’esempio e non futili parole.
A tutti gli altri, che ancora parlano dell’ultima “sceneggiata” di De Luca, vorrei invece ricordare che in pochi mesi in Italia, sono morte 70.000 persone e che vaccinarsi “ è importante per vincere la battaglia contro il Covid-19 e tornare alla vita normale”, come ha detto De Luca prima di vaccinarsi.
Invece di sproloquiare, prendiamo esempio.
Da settimane frasi del tipo…”prima se lo facciano i politici il vaccino ” ci stanno fracassando il cervello.
Oggi De Luca, il primo tra i politici, ha fatto il vaccino.
Basta!
Riavvolgete il nastro e passate oltre.