TUTTI I “MISERICORDIOSI” A SALUTARE VERDINI IN PRIGIONE

DA MARIO PIAZZA

Tra le sette “Opere di Misericordia Corporale” la fede cristiana mette al sesto posto la visita ai carcerati, ed è certamente in questo spirito che tra il 23 e il 24 di dicembre una lunga processione di misericordiosi è andata ad alleviare le tristezze di Denis Verdini, il quasi-suocero di Salvini che sta scontando a Rebibbia la sua pena a 6 anni e mezzo per bancarotta.

Oltre alla figlia e al quasi-genero tra i flagellanti in processione si sono notati Matteo Renzi, Luca Lotti, Ignazio La Russa, Daniela Santanchè, Renata Polverini e Maurizio Lupi. Un’opera meritoria andare ad alleviare la solitudine del novello abate Farìa portando pandoro e torrone che lo sventurato dividerà con i suoi compagni di cella, e davvero dovrei vergognarmi per aver lasciato che si affacciasse alla mia mente un’altra immagine letteraria. Quella di don Vito Corleone che, incredibilmente, parlava con accento toscano.

Capita, nel Paese dei Cachi.