DI CLAUDIA SABA
Siamo in Austria, a Laengenfeld, nel distretto di Imst. nel Tirolo austriaco.
È lunedì 28 dicembre quando un padre si scaglia contro le sue due figliolette, una di 2 anni e l’altra di nove mesi, è le uccide.
Poi tenta il suicidio.
È ancora vivo quando la polizia lo raggiunge.
Alle 15.30, una chiamata di emergenza avverte la polizia che le due bimbe sono in pericolo.
Ma gli agenti e i medici, giunti sul posto, hanno potuto solo constatare che per le due piccole non c’era più nulla da fare.
Secondo i primi accertamenti, la morte sarebbe avvenuta per strangolamento.
Il padre, un uomo di 28 anni, non sarebbe in pericolo di vita.
Ora è piantonato in ospedale con l’accusa di aver ucciso le figlie.
Non sono ancora chiari i motivi che avrebbero spinto l’uomo a compiere il tragico gesto.
La madre delle due bimbe, compagna dell’uomo, si trovava al lavoro al momento della tragedia.
È stata lei a lanciare l’allarme.
Dopo ripetute telefonate al marito senza risposta, ha deciso di chiamare la polizia.
Da qui l’epilogo, con la tragica scoperta fatta dagli agenti in casa.
