LOMBARDIA, IL TEATRO DELL’ASSURDO

DI MASSIMO RIBAUDO

IL TEATRO DELL’ASSURDO.

I teatri purtroppo sono chiusi. Ma l’Italia adesso è un teatro a cielo aperto dove si rappresenta ogni giorno una tragicommedia assurda.

Credo che neppure Eugène Ionesco avrebbe potuto lontanamente immaginare la nostra condizione di italiani che, di fronte a una pandemia che ha colpito l’intero pianeta, continuiamo a ritenere normale quello che è accaduto in Lombardia da Febbraio.
La giunta di centrodestra lombarda, e probabilmente non solo lei, è colpevole di crimini contro l’umanità.
No. Non è Julian Assange che andrebbe processato. Sono Attilio Fontana e Giulio Gallera che meriterebbero 150 anni di carcere jn due per aver deliberatamente evitato di approntare ogni argine efficace alla pandemia. E ne avevano il potere.
Ma non vengono ritenuti due criminali. Sono due stupidotti, per molti. I due “stupidotti” hanno ottenuto, sul loro territorio, dati di mortalità tra i più alti di tutto l’intero pianeta.
E la popolazione lombarda, in maggioranza, li difende.

Assurdo. Come enunciato dallo stesso Ionesco è assurdo “ciò che è privo di scopo: recise le sue radici religiose, metafisiche e trascendentali, l’uomo è perduto, tutte le sue azioni divengono insensate, ridicole, inutili”.

Ed è ridicolo, insensato che ora Giulio Gallera si debba dimettere. Per cosa? Per i morti nelle rsa? Per i tamponi non fatti a Marzo, mandando a lavorare tutti i contagiati? Per non aver applicato una sola misura del piano pandemico lombardo?

No. La Lega e la stessa Italia Viva, che lo hanno salvato più volte dalle mozioni di sfiducia dell’opposizione, ora chiedono la sua testa. Si deve dimettere.
Perchè aspetta che i medici rientrino dalle ferie per vaccinare la cittadinanza lombarda.

Il che è assurdo, ma molto meno di 25.000 decessi. Un terzo di quelli italiani. La popolazione lombarda è un sesto, di quella italiana.

Ma Gallera ha rispettato le ferie dei medici. Si, doveva evitarlo.
Doveva evitare tante cose.
Anche noi, avremmo dovuto evitare, dal 20 febbraio 2020, di cadere in un tempo di pensieri e comportamenti completamente assurdi.