PER FCA E PSA ‘NOZZE’ APPROVATE DALLA COMMISSIONE EUROPEA

DI VIRGINIA MURRU

 

Il frutto di questa unione sarà la nascita di Stellantis, il nuovo gruppo che sorgerà dalla maxi fusione dei due colossi automobilistici, nessun ‘matrimonio’ morganatico, dunque.

Nel sito della Commissione Europea l’annuncio di pochi giorni fa:

“La Commissione europea ha approvato, ai sensi del regolamento UE sulle concentrazioni, la proposta di concentrazione tra le imprese automobilistiche Fiat Chrysler Automobiles N.V. (“FCA”) e Peugeot S.A. (“PSA”). L’approvazione è subordinata al rispetto integrale del pacchetto di impegni offerto dalle imprese.”

La grande novità del nuovo anno è dunque la nascita di Stellantis, la super fusione vale 44 miliardi di capitalizzazione

Proprio oggi, 4 gennaio 2021, i soci dei due colossi dell’automotive, FCA e PSA, si incontreranno per ufficializzare la nascita del nuovo gruppo, un’autentica forza nel settore automotive a livello mondiale. Si tratta del quarto gruppo più importante, con ben 400mila dipendenti, 8,7 milioni di immatricolazioni annue e 180 miliardi di fatturato.

Non è il momento più esaltante per entrare in scena, considerato lo stato di pandemia da Covid-19, che ha messo in ginocchio l’economia mondiale. Il nuovo anno tuttavia è iniziato all’insegna della speranza, con la somministrazione delle prime dosi di vaccino ovunque, l’auspicio pertanto è che l’emergenza sanitaria finisca quanto prima.

Le Assemblee straordinarie degli azionisti, causa Covid, si terranno in streaming, ma l’obiettivo di decretare la fusione del gruppo italiano e francese, sarà comunque raggiunto. Nei prossimi giorni è atteso il ‘closing’, ovvero il passaggio fondamentale per la quotazione nelle Borse di Milano, Parigi e New York di Stellantis.

Si dovrà procedere altresì, secondo l’accordo, alla distribuzione delle cedole al fine di equilibrare la forza finanziaria dei due gruppi, affinché il merger risulti ‘alla pari’, com’è negli intenti di entrambi i vertici.

Le trattative sono in corso da diversi mesi, e per quel che concerne le cedole, era prevista una divisione tra quelle garantite ai soci FCA e PSA. Col raggiungimento dell’intesa è previsto un dividendo di 2,9 mld per Fiat Chrysler, ai quali si aggiunge la distribuzione di carta Faurecia, del valore di 1.350 mld, ossia il 23%.  La liquidità sarà aumentata di 2,7 mld nei confronti del primo schema.

A breve, si pensa due/tre mesi, sarà presentato il Piano industriale, insieme al quale saranno decisi i modelli che entreranno in produzione, gli stabilimenti che li produrranno e le piattaforme utilizzate.

Si è tanto obiettato e temuto per eventuali tagli nell’occupazione, ma i protagonisti di questa fusione hanno assicurato che non ci saranno ripercussioni negative in questo ambito. Exor (degli Agnelli), sarà il primo azionista di Stellantis, con il 14,4%, mentre il gruppo Peugeot avrà il 7,2%. Entra nel nuovo gruppo anche lo Stato francese, con il 6,2%, e Dongfeng Motor Corporation (una società cinese che opera nel settore dell’automotive, con sede a Wuhan) con il 5,6%.

Si è convenuto che nella seconda metà di gennaio si darà corso alla distribuzione dei dividendi. Diventerà così attivo il nuovo gigante mondiale dell’automotive, un protagonista assoluto del settore. Il Paese nel quale sarà fissata la sede del gruppo è l’Olanda. Il nipote di Agnelli, John Elkann, sarà presidente, mentre Carlos Tavares, già Ceo di PSA, guiderà Stellantis, e  Mike Manley (già Ad di Fiat Chrysler Automobiles) è stato nominato Ad.

Del nuovo gruppo tuttavia resteranno i 15 brand che sono il fiore all’occhiello dei due ‘genitori’. Stellantis avrà, com’è ovvio che sia la sua indipendenza sul piano giuridico e il suo logo.