SPORT, UN 2021 RICCO DI EVENTI. COVID PERMETTENDO

DI FABRIZIO D’ANDREA

Un grande punto interrogativo pesa sul calendario sportivo del 2021, l’anno che ci siamo lasciati alle spalle ci ha presentato un conto salatissimo: la pandemia sanitaria causata dal Covid 19 è piombata come una mannaia inaspettata bloccando o limitando al massimo gli eventi di ogni sport e se il mondo professionistico è riuscito, seppur parzialmente, a limitare i danni per il mondo agonistico giovanile e per quello dilettantistico è stato invece un vero disastro. Inevitabilmente sul 2021 pesano gli effetti di tutto quello che è successo nei dodici mesi precedenti.

Come in tutti gli altri settori merceologici anche lo sport ha subito gravissimi danni economici: per ogni evento saltato sono sfumati i soldi delle televisioni, i contratti pubblicitari e le sponsorizzazioni e questo ha causato la chiusura di impianti e il fallimento di tante società sportive: sia a livello nazionale che locale.

Cosa succederà nel 2021? Nessuno può millantare certezze, di certo i vertici politici dello sport sono in fermento, da una parte stanno preparando la stagione come se il coronavirus fosse definitivamente sotto controllo, dall’altra si preparano ad un doloroso Piano B (cui nessuno vuole pensare incrociando le dita) nel malaugurato caso in cui i vaccini non riuscissero a frenare la terza e la quarta ondata di contagi, che ci saranno comunque secondo i virologi di tutto il mondo.

Di sicuro per garantire che gli appuntamenti tanto attesi vivano (salvaguardando la sicurezza delle persone) non potrà essere assicurata la presenza sul posto del pubblico: tifoso o appassionato che sia. E come abbiamo visto tutti lo sport senza pubblico non è la stessa cosa: l’assenza degli spettatori è un fattore che limita fortemente lo spettacolo e il pathos. Ma a questo non c’è alternativa, lo abbiamo visto nei mesi scorsi: si può creare una “bolla” efficientissima per atleti, tecnici e personale sanitario ma malgrado questo si accendono comunque focolai che colpiscono chirurgicamente e senza fare sconti. E’ successo in Usa con l’Nba e l’ultimo esempio è stato quello degli Assoluti italiani di nuoto disputati a Riccione lo scorso dicembre: l’appuntamento si è svolto con tutte le precauzioni del caso (con protocolli rigidi) ma alla chiusura delle gare più di venti persone (atleti e addetti ai lavori) sono state contagiate.

Il futuro dello sport è molto incerto. Siamo quasi al punto di non ritorno e non credo che tutti abbiano ben capito la gravità della situazione. Si andrà verso un ridimensionamento generale del “sistema sport” , anche nella migliore delle ipotesi niente sarà come prima e per sopravvivere ci sarà bisogno del supporto di tutti facendo leva sulle idee e tanta buona volontà: in definitiva sarà necessario rimboccarsi le maniche per trovare soluzioni idonee e creare sinergie col mondo della politica, perché una cosa è certa, un altro anno come quello che abbiamo vissuto e lo sport rischia di morire.

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Come ho anticipato se le condizioni sanitarie lo consentiranno torneremo a tifare ed emozionarci grazie ad un calendario di eventi decisamente ricco. Nel 2021 spiccano quattro eventi, primo su tutti le Olimpiadi di Tokyo, poi gli europei di calcio (che saranno itineranti in 12 paesi) con l’Italia probabile protagonista, i mondiali di sci alpino a Cortina con gli azzurri (Dominik Paris, Sofia Goggia, Federica Brignone e Marta Bassino) pronti a fare incetta di medaglie, quindi la Coppa America di vela (ad Auckland in Nuova Zelanda) a marzo con le grandi innovazioni degli AC75: scafi rivoluzionari (col doppio timoniere) dalla forma di una astronave che volano, letteralmente, sull’acqua e sono garanzia di spettacolo. Ancora una volta il team Prada con il consorzio Luna Rossa/Pirelli Challange è pronta a tenere alta la bandiera della marineria italiana.

Certo ci sarà da divertirsi anche con tanto altro. Il tennis per esempio (si svolgeranno sia i quattro tornei del Grande Slam che i principali Mater 1000 e la domanda è: vedremo ancora giocare Roger Federer?) ma gli appassionati si aspettano tanto dai mondiali di ciclismo cui si aggiungeranno le grandi classiche primaverili (la Milano-Sanremo, la Tirreno Adriatica ma anche la Parigi-Nizza e tutte le altre gare che come sempre si correranno tra Olanda, Belgio e Lussemburgo (Liegi-Bastogne-Liegi, Gand-Wevelgem, Parigi-Roubai) e i vari “Giri, d’Italia, il Tour de France e la Vuelta spagnola.
E poi ci accompagnerà per tutto l’anno la stagione dei motori, tra Formula 1 e la Moto GP ma non ci si annoierà con la coppa del mondo di scherma e di ginnastica artistica e acrobatica e ci appassioneremo con il grande rugby e le emozioni che ogni anno ci dà il “Six Nations” e quindi il nuoto che dopo le olimpiadi ha in programma un altro grande appuntamento: a dicembre infatti si svolgeranno i mondiali in vasca corta a Dubai. Ma sappiamo tutti quanto trascinano i campionati nazionali ed i tornei internazionali di calcio, basket e pallavolo. Insomma ce ne sarà per tutti i palati. Aspettiamo e speriamo bene!

Fabrizio d’Andrea Sport per Passione

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