DI VINCENZO G. PALIOTTI
Milan – Juventus era la partita clou della 16^ giornata, l’ha vinta la Juventus dell’ex Pirlo riaprendo il campionato al gruppo degli inseguitori, nella giornata dove anche l’Inter perde, dopo otto vittorie di seguito facendo quindi riavvicinare squadre che sembravano dover stare a guardare il duello tra le due milanesi.
La Juventus ha vinto nettamente e la sua vittoria acquista valore per come si è battuto bene il Milan che fino al 3 a 1 per gli ospiti aveva giocato un’ottima gara e poi, l’aver perso questa partita, dopo 27 risultati utili consecutivi, non ridimensiona affatto i rossoneri, tanto più che, perdendo l’Inter a Genova, la squadra di Pioli resta comunque in testa alla classifica. Trascinati da Chiesa in grande spolvero, doppietta per lui, i bianconeri si sono imposti con una gara di grande personalità, confermando la crescita dell’impianto di gioco voluto da Pirlo, ritrovando in parte Dybala e tutto questo nella serata in cui è mancato il consueto apporto di Ronaldo, un segnale che deve preoccupare le avversarie della Juve che ieri sera ha ripreso il suo posto nel novero dei favoriti alla vittoria finale.
L’Inter perde a Genova giocando bene manca il sorpasso sul Milan, il calcio però è questo si vince o si perde a seconda se si segna o meno e all’Inter è mancato il gol decisivo, al di là dei meriti della squadra di Claudio Ranieri che ha retto bene l’onda d’urto dei nerazzurri quando Conte ha schierato insieme Sanchez, Lautaro Martinez e Lukaku, tenuto in panchina per un leggero infortunio. Un fatto da evidenziare però è che la squadra di Conte prende forse un po’ troppi gol, il che non è proprio il massimo per una squadra che ha ambizioni di vincere il titolo.
La Roma e la Lazio portano a casa i tre punti, la squadra di Fonseca battendo il Crotone in trasferta, senza troppi problemi, dando continuità ai suoi risultati ed ora è a tre punti dall’Inter e a quattro dalla testa. La Lazio batte una buona Fiorentina che pare in ripresa, i viola hanno sfiorato diverse volte il pari che forse avrebbero anche meritato. Comunque, e nonostante la vittoria ancora non si può parlare di continuità raggiunta per la squadra di Simone Inzaghi che mostra delle pause di rendimento, di concentrazione che le impediscono di posizionarsi nella zona Europa.
Continuità che invece ha trovato appieno l’Atalanta che con una gara da recuperare, in caso di vittoria potrebbe superare la Juventus in classifica. Gli orobici hanno vinto in casa contro il Parma dimostrando ormai di aver smaltito la perdita di Papu Gomez. Il Parma dopo questa ennesima sconfitta, in discesa di rendimento si trova ora in piena zona retrocessione, raggiunto a 12 punti dal Torino, pari in casa con il Verona in rimonta, e superato dallo Spezia che, in rimonta e ridotto in 10 uomini, ha battuto al Diego Maradona un Napoli sciupone ma anche confusionario. Il Napoli, a proposito di continuità, ne è ancora molto lontano alternando prove positive a gare come quella con lo Spezia, che ha come comune denominatore la scarsissima precisione in zona gol degli azzurri che di palle gol ne costruisce tante in ogni gara realizzandone veramente pochissime. Per contro prende gol con una “regolarità” preoccupante, concedendo una percentuale di realizzazione alle avversarie intorno all’85%, significando cioè che con pochissime conclusioni a rete le avversarie trovano sempre il gol.
Un Benevento corsaro va a vincere in quel di Cagliari continuando a sorprendere, i sanniti sono a 21 punti, gli stessi che avevano totalizzati nel corso dell’intero campionato che li aveva poi visti retrocedere in serie B. Per il Cagliari, e per Di Francesco, si apre una sorta di crisi forse imprevista, rispetto le ambizioni con le quali era partita la squadra isolana che non vince una gara dal lontano Ottobre scivolando nella zona retrocessione. Vince anche il Sassuolo, su un ottimo Genoa rigenerato da Ballardini mentre Bologna e Udinese si dividono la posta con una buonissima e combattuta gara
Un campionato che continua ad essere appassionante, combattuto, imprevedibile sia per le posizioni di vertice che per quelle relative alla zona retrocessione, in entrambe le zone della classifica i distacchi sono ancora colmabili e quindi tutto può ancora succedere.
