CI SI ABITUA A TUTTO IN QUESTO PAESE

 

DI VINCENZO G. PALIOTTI

E’ su tutti i giornali, sui social, argomento di discussione dappertutto: “la destra vuole Berlusconi al Quirinale”, che poi è solo la prima parte del “programma”, ci sarebbe il presidenzialismo, che è conseguenziale alla prima parte perché per l’ex cavaliere il presidenzialismo è stato sempre un suo “sogno nel cassetto”.

Da ogni parte, escludendo ovviamente quelli del “meno male che Silvio c’è”, ci si chiede se è un incubo oppure è la realtà. Beh, tutte e due perché l’incubo resterà in chi capisce che realtà lo può diventare sul serio.

Del resto, cosa ci si può aspettare da un paese che ha bisogno di 50 anni di indagini, della vita di decine e decine di Magistrati, Poliziotti, Giornalisti ma anche semplici cittadini per dimostrare che il “recordman” degli incarichi ricevuti per formare governi di ogni genere, balneari compresi, era colluso con cosa nostra, certificato dalla Cassazione ma non punibile per avvenuta prescrizione, fatta passare ed accettata poi come assoluzione.

Un paese che ci ha messo 30 anni, e il solito rosario di vittime, per scoprirne un altro con una reazione ancora peggiore, quella cioè di tentare di riabilitarlo e destinarlo nientemeno che al Quirinale, quali speranze può dare alla gente onesta? Alla gente che vive di stenti ma nel rispetto delle leggi?

Accadrà quello che è accaduto in tante simili circostanze: ci si abituerà a conviverci alla stessa stregua della convivenza con il Covid che comunque continua a mietere vittime e che ogni giorno deve fare i conti con i negazionisti o quelli che si stanno abituando non solo alla sua presenza ma anche e purtroppo al numero di vittime restando sulle loro posizioni.