DI MARIO PIAZZA
E’ stata pubblicata ieri la relazione sulla Giustizia del ministro Bonafede relativa al 2020, il documento che se presentato alle Camere avrebbe consentito alle opposizioni con la complicità di Italia Viva di mandare in crisi il governo Conte.
E’ stato l’annuncio di Renzi “Voteremo contro!” a costringere Conte alle dimissioni prima di essere schiacciato dalla votazione parlamentare, e ora che la relazione è a disposizione di tutti possiamo pacatamente chiedere al peggior bellimbusto della politica italiana “Scusa Matteo, avresti votato contro cosa?”
Contro un documento di 200 pagine senza una sola virgola che si possa definire politica, un interminabile elenco di numeri e percentuali che illustra ciò che è accaduto l’anno scorso.
Quanti processi sono stati aperti e quanti chiusi, quanti penali e quanti civili, quanta gente è entrata in carcere e quanta ne è uscita… Dati asettici (peraltro moderatamente positivi) su ciò che è già avvenuto.
Votare contro questo documento è come votare contro lo scudetto 2020 alla Juventus o contro la vittoria di Diodato al festival di Sanremo o contro la presentazione della Fiat 500 elettrica, che cavolo di senso ha?
Ovviamente non ha nessun senso, o meglio ha lo stesso senso di qualsiasi altro gesto vandalico. Scrivere sui muri, tirare un sasso in una vetrina, dare fuoco a un’auto parcheggiata. Azioni da hooligan, da delinquenti, da bulli di periferia malati di protagonismo.
E’ questo il livello a cui Renzi si è ridotto senza il minimo imbarazzo.