DI VIRGINIA CIARAVOLO
Partecipare come relatrice ad un convegno Lions su Revenge Porn e avere tra gli ospiti Maria Teresa Giglio, la madre di Tiziana Cantone, e’ un’esperienza che tutti dovrebbero fare. La storia di Tiziana la conoscono tutti, una bellezza mediterranea straordinariamente sensuale, un giorno pone fine ( dicono loro), alla sua giovane vita per la vergogna di alcuni video intimi, immessi in Rete, diventati immediatamente virali, che oltre a profanare l’identità’ di Tiziana, la dileggiano, ne fanno sberleffi sbranando la sensibilità di questa giovane e sensibile donna. Oggi radice e memoria resta Maria Teresa Giglio, che con coraggio da leoni da 5 anni a questa parte, non da tregua, ne’ fa sconti. Se qualcuno pensa che questo materno si stia nutrendo di bile, rabbia, vendetta contro il branco che ha dilaniato e trasformato in preda Tiziana, si sbaglia; Maria Teresa che ha regalato a Tiziana, lo stesso viso dolce, i capelli corvini e gli occhi profondi, sta dando voce a chi la sofferenza ha gettato nel silenzio. Trova parole per chi è ammutolito dal dolore, per tutte quelle che di vergogna si può morire. I dati infatti ci raccontano di due e più episodi al giorno di Revenge Porn, di mille e passa denunce dall’istituzione della legge su Revenge Porn che abbiamo ottenuto proprio grazie alle lotte di Maria Teresa Giglio. Oggi grazie al suo non fermarsi, all’ostinazione nella ricerca della verità si apre un nuovo processo, questa volta per omicidio, e non sarebbe tanto difficile da comprendere.
Si muore per tanti motivi, per mani nude, per circostanze, inconsapevolmente; ma si può uccidere mirando al cuore uccidendo l’ anima sensibile di una giovane donna che in fondo desiderava essere amata.
Virginia Ciaravolo Psicoterapeuta- criminologa