DI LEONARDO CECCHI
Com’è simpatico Antonio Maria Rinaldi, eurodeputato leghista non euroscettico, ma addirittura fondatore della corrente “no euro” nella Lega. Cioè il duro tra i duri, il no imperativo tra i no.
Simpatico perché oggi, oggi che Salvini apre ancora a Draghi, se ne esce con questa divertente osservazione: lui non è che fosse proprio “no euro”, macché. Le sue, più che altro, erano “speculazioni accademiche”, dice.
Cioè Rinaldi ha fondato la corrente no euro di un partito per questioni accademiche. Tutto un esperimento che dura da anni. E le decine, centinaia di interviste e apparizioni tv dove ringhiava contro l’Europa erano evidentemente parte di quella speculazione.
Si era calato nel personaggio, dai. Però è stato bravo.
Tanto di cappello dunque a Rinaldi. Esperimento riuscito e occorre dire performance teatrale davvero magistrale.