DI PAOLO DI MIZIO
Un’amica di simpatie leghiste mi ha scritto una lettera, accusando il governo Conte di ogni errore e nefandezza. Questa è la mia risposta.
Cara F., nel tuo stupefacente j’accuse ti sei dimenticata di dire che non sono ancora arrivati i ristori alle popolazioni del Belice per il terremoto del 1968. È sicuramente colpa del governo Conte. Il tuo cahier de doléances, pur di diffamare il premier uscente, ha raschiato il barile del peggio del peggio delle fesserie che dice Salvini, ovviamente sempre senza uno straccio di prova, diciamo “à la Trump”. Mi limito alle osservazioni basilari:
RISTORI In Italia il volume di aiuti e ristori, in proporzione al PIL, è secondo quasi solo a quello della Germania e, in quanto a velocità di erogazione, è superiore alla Germania. Nella classifica dei ristori ad aziende e lavoratori in crisi per la pandemia, la Germania è prima in Europa, con il 28,9% del Pil. Seconda è la Spagna (20%), terza l’Italia (17%) e quarta la Francia (13,7%). Fuori dall’Ue, gli Stati Uniti si attestano al 14,2%.
Anche per la rapidità delle erogazioni, l’Italia è nel gruppo di testa. Prima è sempre la Germania, con 8 giorni per dare il via alle prime misure (attenzione: le prime misure). La Francia ha impiegato 13 giorni, la Spagna 19 e l’Italia 23. Però c’è anche l’altra faccia della medaglia: in Germania l’erogazione è partita rapidamente (in 8 giorni) ma si è anche incagliata presto, tanto che a oggi solo l’8% dei fondi statali è stato realmente distribuito, mentre la maggiore distribuzione degli aiuti in Europa, ad oggi, è stata quella italiana. – Fonte: elaborazione dai dati della Federazione autonoma dei bancari italiani (Fabi), gennaio 2021.
EDILIZIA Il superbonus 110% sulla casa (invenzione italiana) ha rimesso in moto il settore strategico dell’edilizia che era a terra: “Da dicembre a fine gennaio il valore dei cantieri aperti è passato da 537 milioni a 2,96 miliardi” e l’industria edilizia sta creando in fretta posti di lavoro tanto che “deve formare al più presto 20-30 mila capicantiere, e poi servono alcune decine di migliaia di manovali” (Corriere della sera 9 Feb. 2021).
EXPORT la politica del governo Conte “ha consentito che il calo del Pil 2020, pur ampio (-8,8%), non fosse delle proporzioni indicate dai tanti professionisti della sventura che popolano i talk show. Ma non è finita: la grande sorpresa è stata rappresentata dall’export, che avrebbe dovuto uscire mutilato dal blocco della mobilità, e invece è addirittura cresciuto dell’1,1% tra il novembre ‘19 e quello successivo” – Dario Di Vico, Corriere della sera, 10 feb. 2021.
INDUSTRIA E COMMERCIO Confindustria e Confcommercio nei giorni scorsi hanno chiesto a Draghi di confermare tutte le misure economiche del governo Conte. Con ciò hanno ammesso implicitamente che meglio di Conte non si poteva fare. E dire che Confindustria e Confcommercio sono state due organizzazioni aprioristicamente ostili al governo Conte.
SCUOLA per le tanto disprezzate politiche sulla scuola, ecco cosa dice il nuovo ministro dell’Educazione Bianchi: “Il lavoro della Azzolina? È stato massiccio e importante: ripartirò da lì”. “Lucia Azzolina che vedrò martedì ha lavorato moltissimo. Le dirò di più: ho l’impressione che non abbiamo messo abbastanza in evidenza quello che tutta la scuola italiana sta facendo”. (Intervista a Il Fatto quotidiano 14 febbraio 2021).
VACCINAZIONI Fino a dieci giorni fa, prima che iniziassero i ritardi di Pfizer e AstraZeneca, l’Italia era leader in Ue per numero di vaccinazioni eseguite in proporzione alla popolazione. In numeri assoluti, in Italia “sono state vaccinate ad oggi 3 milioni di persone, di cui un milione ha già avuto anche la seconda inoculazione. In totale dunque 4 milioni di inoculazioni” (Fonte: RaiNews24 del 14 Feb. 2021). Per dire: in Francia solo 400 mila persone vaccinate, ma i francesi non hanno Conte quindi va bene.
Non vado avanti perché si sa che il peggior sordo è colui che non vuole sentire. Per chiudere, ti confermo quanto ti ho scritto in precedenza, ossia:
“Un premier che riporta l’Italia in Europa dopo i danni fatti da Salvini e dai sovranisti; un premier che chiude tutta l’Italia in lockdown, cosa inaudita mai fatta da alcun paese di tradizione occidentale prima di lui e che ora dopo di lui fanno in tutto il mondo; un premier che ottiene per la prima volta nella Storia dell’Europa una condivisione del debito (perché il Recovery Fund è esattamente questo), è uno statista che entra nella Storia della Repubblica italiana”. Quindi, cara F., un giorno ai tuoi nipoti dovrai dire: “Io c’ero, sì, ma non me ne accorsi”.