A CUCCIA, SALVINI!

DI PAOLO DI MIZIO

Niente da fare, è più forte di lui. Se può dire una fesseria, Salvini la dice: non resiste. Ve lo ricordate l’anno scorso a marzo? Avevamo circa mille morti al giorno, quasi tutti nella Lombardia leghista, colonne di camion portavano via i cadaveri, tutto il mondo ci guardava attonito, e bello bello Salvini se ne uscì che a Pasqua bisognava riaprire le chiese. “La libertà religiosa è la cosa più importante che esista!” proclamò. E la Meloni giù a dire: “Bravo! Bravo! Bis!”
Ebbene, adesso Salvini ha fatto il bis, con qualche giorno di anticipo sul mese di marzo. Sapete cosa ha detto oggi il Capitano? Ha detto: “Ipotizzare una Pasqua con ancora tutto chiuso mi sembra irrispettoso verso gli italiani”.
Evviva. Adesso aspettiamo qualche cretino che ci dica che il virus è clinicamente morto e poi il bis è completo.
Comunque, tranquilli, Salvini abbaia ma non morde. Appena il padrone Draghi lo richiama, “A cuccia, Mat! A cuccia, ho detto!”, lui si raggomitola, si posizione per bene la mascherina sul viso e china la tesa, pentito. Fino alla prossima fesseria che gli viene in mente. È più forte di lui.