DI MICHELE PIZZOLATO
Prosegue la caduta di consenso di Draghi.
Siamo al 47%: -10% in un mese. Nonostante l’adorazione di stampa e tv dei potenti, Draghi crolla.
Una serie di mosse autoritarie e fallimentari, pensiamo alle nomine, al PNRR con McKinsey, alla scuola, alle zone Arlecchino, culminate nel disastro del blocco della campagna vaccinale Astra Zeneca e nel condono agli evasori.
Si candidano a essere travolti dalla caduta verticale sia il PD con Letta che con il solito fiuto per il disastro si mette a tappetino di Draghi ora, ma rischia pesantemente anche il M5S. La linea
Di Maio è fallimentare. Queste le sue ultime dichiarazioni a El Pais: “Adesso l’Italia ha un leader prestigioso come Draghi e un governo solido. Sempre ministro in tre governi non si sente democristiano? Ci sono personaggi della Democrazia Cristiana che hanno fatto la storia. Non sono uno di quelli che si offendono quando sente il nome di quel partito. Letta? Ho sempre lavorato bene con lui, è una persona in cui ho molta fiducia. L’alleanza tra PD e M5S sarà rafforzata. Ma non deve essere solo elettorale”.
Conte deve, più rapidamente possibile, smarcarsi dalla linea moderata e liberista di Di Maio, praticamente un Piddino neo Veltroniano. Deve riportare il M5S alla sua natura di alternativa a questo sistema di inciucio vergognoso. Speriamo davvero. O si finisce travolti da Draghi.