DI CLAUDIA SABA
La Turchia si ritira dalla convenzione di Istanbul che difende le donne contro la violenza, perché “mina la stabilità della famiglia’.
La decisione è di una gravità inaudita.
È il rifiuto di riconoscere e rispettare i diritti umani, soprattutto quelli di donne e bambini.
Un segnale chiaro e netto dell’impostazione che Erdogan vuole dare al paese.
Ma soprattutto un gravissimo passo indietro che compromette la tutela delle donne in Turchia.
Mi auguro che l’Europa solleciti Ankara ad un ripensamento.
La Convenzione di Istanbul fu sottoscritta nel 2011 da 45 paesi in tutto il mondo compresa l’Unione Europea, e la Turchia fu il primo paese a firmarlo.
Ora invece vuole disconoscerla perché “contraria alle norme dell’Islam e incoraggerebbe divorzio e omosessualità”.
Nell’ultimo anno in Turchia ci sono stati 300 femminicidi, e 171 donne sono state uccise in circostanze sospette.