DI FILIPPO ROSSI
Più di un anno disoccupata. Mesi interi trascorsi a inviare curricula. Una ricerca continua, senza risposte. Poi, in soccorso di Anna Piacquadio è arrivato il figlio 24enne. Il ragazzo, Felice Capita, un giovane di Monza con un brillante impiego nel settore informatico, pensa a un post su Linkedin, la piattaforma che mette insieme domanda e offerta di lavoro.
«Questo è un post davvero speciale! Chiedo il massimo aiuto da parte di tutti voi. Lei è mia mamma e da più di un anno sta cercando lavoro ma pur essendo una persona competente, educata e disponibile, sta facendo davvero fatica a trovare un posto. Anche solo la condivisione o il ‘mi piace’ a questo post nel loro piccolo ci potrebbero aiutare», scrive il giovane.
In meno di 48 ore, le caselle di posta elettronica sua, e di sua madre, si riempiono di messaggi. Il post suscita 21mila reazioni, e centinaia di commenti in un giorno soltanto. Non soltanto attestazioni di solidarietà, ma anche aziende disposte a valutare il curriculum della mamma. Il lieto fine arriva con una telefonata da parte di una società immobiliare, che le propone un contratto di assunzione nel ramo commerciale, con stipendio fisso ed eventuali provvigioni sulle vendite. «Mia madre ha accettato, e ora le stanno già facendo fare formazione», racconta oggi Felice. «E dire che quella di Linkedin mi sembrava l’ultima spiaggia. Mia madre appartiene a un’altra generazione, e non ha molta dimestichezza con l’uso di certi strumenti, lei stessa non ci credeva molto».
La famiglia di Felice è di origini pugliesi ma vivono in Lombardia da parecchio tempo. Prima Carugate, poi Monza, dove hanno gestito per anni una tabaccheria nel quartiere San Biagio. «Dopo quella esperienza hanno dovuto chiudere il negozio, e si è adattata a fare mille mestieri, ma è una donna che meritava un’altra opportunità più seria.
Molti miei amici, giovani come me, sono scettici sull’uso di certi canali, come le piattaforme on line, ma penso debbano stare di più al passo coi tempi, ho notato molto commenti di persone che si lamentano, ma anche molte aziende che offrono lavoro, non voglio dare insegnamenti a nessuno, ma forse bisogna saper cercare nel modo giusto».