LAURA BOLDRINI, COME CI SI DIFENDE DALLE DISUGUAGLIANZE DI GENERE, MA…….

 

DI NICOLETTA AGOSTINO

Posto che sono più che convinta che questo sia l’ennesimo capitolo di una delle campagne di odio mediatico organizzato più efferate di sempre, quindi solidarietà a Laura Boldrini a prescindere.

Di tutte le motivazioni più che plausibili che si possono fornire, se viene fuori che, come tutti o tanti politici e/o i dirigenti/personalità con incarichi apicali pubblici o privati fanno: chiedi ad un’assistente di prenotarti il parrucchiere; fai politica ai massimi livelli; hai ritmi inumani; sei oberata di lavoro; hai una vita pubblica e quindi un’agenda complicata; hai bisogno di avere una persona di fiducia che qualche volta risponda con prontezza anche alle tue esigenze personali.

Tutto comprensibile e più che normale, “la mia assistente mi prenotava il parrucchiere perché sono da sola. Un uomo può chiedere aiuto alla compagna, una donna sola no” è la risposta più sbagliata, ma più sbagliata del mondo. Proprio perché ti chiami Laura Boldrini e conduci battaglie femministe da anni, battaglie identitarie, in cui ci metti la faccia e ti prendi quotidianamente insulti e ondate di odio, e hai mezzi e strumenti per essere aiutata, una risposta del genere NO.