DI FRANCESCO TRONCARELLI
Enrico Vaime aveva capito tutto della vita, perché era una persona dotata di tanta ironia e questo suo dono naturale lo diffondeva senza risparmiarsi al pubblico con le battute, le scenette, i personaggi che creava per gli artisti importanti. Bramieri, Villaggio, Montesano, Vianello, Panelli, Dorelli, Walter Chiari, loro grandi lui un gigante dello Spettacolo, il Maradona del Calcio, il Battisti della musica, il Gassman del teatro, la Wandissima del Varietà che tanto amava e che perpetuava coi suoi spettacoli in tv (oltre 200) togliendosi lo sfizio di regalare aforismi con i suoi libri e ragionamenti da ascoltare in Radio con quel Blackout divenuto un un’appuntamento fisso per tanti il sabato mattina da 42 anni, un record.
Malinconico, colto, leggero ma sempre acuto e mai banale, Vaime è stato la mente che ha pensato come far divertire gli italiani afflitti dai problemi della quotidianità, il padre di Nonno Felice e del Carugatti, di Quelli della domenica con le pastarelle a tavola dei sabato sera con Canzonissima e Fantastico. Lo aveva scritto tempo fa in suo bel libro, ma ora quell’affermazione è tristemente veritiera: “il Varietà è morto”.