COVID – L’UNICA SPERANZA E’ DI CORRERE CON I VACCINI, I NUMERI LO DICONO

 

DI EMILIANO RUBBI

L’8 dicembre 2020, la novantenne nord irlandese Margaret Keenan fu la prima vaccinata contro il Covid in tutto il Regno Unito.

Un mese più tardi, il 7 gennaio 2021 (circa 2 mesi e mezzo fa), sempre il Regno Unito superava i 1.000 morti di Covid in un giorno.

Contemporaneamente, i decessi dovuti al nuovo coronavirus, in Gran Bretagna, oltrepassavano quelli imputabili alla seconda guerra mondiale.

Il sindaco di Londra Sadiq Khan dichiarava che, nella Capitale, gli ospedali erano a sole due settimane dal “punto di rottura”, superato il quale non ci sarebbe stato più spazio per i nuovi pazienti nelle terapie intensive e sub intensive.

E oggi?
Due mesi e mezzo dopo, il Regno Unito ha già inoculato la prima dose di vaccino più o meno alla metà della popolazione.

A Londra, per la prima volta dopo sei mesi, non si sono registrati morti a causa del Covid.

In tutta la Gran Bretagna, i decessi sono stati una ventina.

Uno studio dello University College of London su un campione di 10.000 anziani ha dimostrato che la percentuale di calo dei contagi (inclusi quelli lievi e asintomatici), finora, è stata del 62%.
Anche presso una delle categorie più deboli e a rischio.
Quindi i vaccini hanno protetto anche dal contagio, non solo dalla malattia.

E stiamo parlando di circa metà della popolazione vaccinata, praticamente solo con la prima dose (principalmente Astra Zeneca). Quelli che hanno ricevuto anche la seconda dose sono 3,6 milioni.

Ecco, questi sono i dati a distanza di neanche quattro mesi dall’inizio della campagna vaccinale riferiti a una popolazione di 68 milioni di persone.

Credo che rispondano meglio di mille parole a tutti i no vax, gli scettici, i negazionisti del mondo.

L’unica speranza di uscire in fretta dalla pandemia è di correre con i vaccini.

E se per farlo bisognerà commissariare qualche regione che chiaramente non è in grado di gestire la situazione, ad esempio la Lombardia, francamente mi chiedo cosa stiamo aspettando ancora.