DI VINCENZO G. PALIOTTI
“Non va tutto bene, e come altre parti dobbiamo migliorare altrimenti non ha senso verificare” afferma il Generale Francesco Paolo Figliuolo, nominato Commissario straordinario per l’emergenza Covid e subentrato a Domenico Arcuri, dopo la sua “visita” in Lombardia per verificare lo stato delle operazioni di vaccino. L’alto ufficiale aggiunge: “Bertolaso afferma che la Regione Lombardia è una Ferrari con le ruote sgonfie” e in risposta a questo afferma: “a volte non è arrivata la giusta benzina”, ma per come sono andate le cose sarebbe più opportuno dire che: “E’ una Ferrari data nelle mani di un principiante”. Figliuolo aggiunge anche che “le idee ci sono”, peccato però che restino tali e se il Generale le apprezza, vuol dire che o non sono state messe in atto, o sono state male interpretate, visti i risultati a tutt’oggi.
Altro aspetto positivo rilevato è l’attribuzione della gestione informatica, un vero disastro, della gestione prenotazioni alle Poste, che come dicono velocizzerà l’iter per recuperare il gap che c’è tra “l’eccellenza Lombardia” ed altre regioni, guarda caso governate da un colore politico diverso.
Alla fine della “visita” il Generale ha specificato che “è vedere se ciò che è stato pensato, a livello nazionale è poi in linea con quello che si fa sui territori”, concludendo: “Le cose che non vanno ci sono, noi le facciamo notare e poi, insieme, si mettono a posto”.
E’ evidente, in tutto questo, quanto ci fosse di vero sulle mancanze di Fontana e del suo staff. Quanto poco sia stato fatto sul territorio rispetto a quanto era stato “pensato” a livello nazionale. E chi affermava che le mancanze della Lombardia fossero un mero fatto politico non sbagliava. Oltre a ciò questa affermazione mette in chiaro, in modo inequivocabile, dove stava la verità nella diatriba tra Conte e Fontana.
Ora dopo questo si spera che l’eccellenza Lombardia si allinei a quanto “pensato” a livello nazionale, sempre fatta salva la disponibilità politica tra governo centrale e quello locale.
Le altre questioni che attendono risposte: i camici, le mascherine, i tamponi, i vaccini antiinfluenzali, le responsabilità sulle RSA, le chiusure mancate; quelle hanno un’altra storia, un capitolo che se la magistratura riterrà opportuno sarà discusso, a suo tempo e nelle sedi competenti.
I corsivi del Generale Figliuolo dal Corriere della Sera 31/3/2021