DENISE E QUEST’UMANITÀ MALATA…

DI ANTONELLA PAVASILI

È una fatica tremenda trovare le parole per esprimere lo sdegno per questa storia.
La quintessenza della miseria umana, l’indegna strumentalizzazione del più atroce dei dolori.
Il dolore di una madre che ha perso la sua bambina.

Il dolore di un intero popolo che Denise l’ha adottata nel proprio cuore.
Perché Denise è figlia nostra, figlia di tutti coloro che dentro il petto abbiamo un cuore.
Denise è figlia di chi ancora vuol credere alle favole a lieto fine.
Figlia di chi si rifiuta di parlarne al passato.

Figlia mia, figlia di mia madre, figlia di sua madre.
Denise è figlia della mia terra disgraziata.
Che non è solo un accento cantilenante.
È anche strazio infinito, dolore scritto nel DNA, rabbia.
E amore.

Un amore che non può tollerare le disgustose leggi dello spettacolo.
Un amore che grida e urla vendetta.
Ma poi s’acquieta, si placa.
E si rifugia nel tepore di lacrime mmucciate.
Le lacrime di una mamma.

Che meritano dignità e rispetto

Foto web