DI LUCA BAGATIN
Il Partito Comunista della Federazione Russa (KPRF), guidato da Gennady Zjuganov, si prepara a tenere il suo Congresso il 23 e 24 aprile prossimi.
Congresso particolarmente importante, in quanto si terrà nell’anno delle elezioni per il rinnovo della Duma, il Parlamento russo, che avranno luogo il 19 settembre prossimo.
Il KPRF è il principale partito di opposizione presente alla Duma e, nei giorni scorsi, nell’ambito della conferenza “La Russia nel mondo moderno”, il Presidente del Comitato Centrale del Partito Comunista, Zjuganov, ha fatto presente, fra le altre cose, che “Una Russia forte e di successo deve basarsi su quattro pilastri: governo forte e responsabile, senso di collettivismo, alta spiritualità e giustizia sociale”. Aggiungendo che la politica del partito di governo, “Russia Unita”, “è fallita e il corso liberale è diventato davvero catastrofico” e che “quando metà del Paese è impoverito e gli oligarchi ingrassano e ritirano denaro dal Paese, è impossibile sperare nello sviluppo”.
Zjuganov ritiene che “per fermare l’oligarchia è necessario, prima di tutto, nazionalizzare le risorse risorse minerarie”. Ovvero ha rivendicato la necessità di “una legge sulla nazionalizzazione dell’industria petrolifera e del gas e sulla distribuzione del reddito in favore di ogni persona”. Oltre che la necessità di “nazionalizzare il complesso militare-industriale e il sistema bancario”.
Luca Bagatin